Cuccioli di cane: educarli, nutrirli, amarli

 

cucciolo di caneÈ sempre opportuno, prima di vaccinare un cucciolo, che il veterinario lo visiti accuratamente per controllarne lo stato di salute. Se questo non è in perfetta forma, l’organismo può non reagire nel modo previsto e non produrre adeguatamente anticorpi.

Purtroppo non sempre i deficit organici sono evidenziabili e a volte, anche se l’animale è apparentemente in buono stato di salute, la sua reazione è carente.

Anche una cattiva conservazione del vaccino durante il trasporto può alterarne l’efficacia.

 

 

come sgridare un cuccioloMi è stato chiesto se è giusto punire il cucciolo quando si comporta male.

Sì, tuttavia alle condizioni consigliate dagli educatori.

I cuccioli si sa sono come i bambini: curiosi, si mettono in bocca di tutto, mordono ogni cosa, non hanno rispetto per poltrone e divani, rilasciano le deiezioni dove si trovano in quel momento.

È importante quindi insegnargli delle regole ben precise nel rispetto tuttavia   della sua personalità premiandolo con lodi carezze quando ubbidisce agli ordini. Se non lo fa, di solito è sufficiente un NO secco quando sorpreso sul fatto. A volte invece se ci si trova di fronte a un soggetto particolarmente testardo o recidivo, è necessario, in aggiunta al No secco, ricorrere a leggeri schiaffetti con i quali allontanarlo da sé.

È opportuno ricordare che non è dolore fisico a convincere il cucciolo a obbedire bensì l’umiliazione per il rimprovero subito unita al timore di aver perduto l’approvazione del proprio umano.

Per il cucciolo la gioia più grande è quella di vivere all’interno della famiglia, che considera il suo branco, e sentirsi accettato. La disapprovazione del gruppo e il conseguente isolamento sono per lui la peggiore delle punizioni mentre le lodi sono un incentivo per comportarsi bene.

 

 

cucciolo di cane che salta sulle personeQuando si adotta un cane da cucciolo, egli è esuberante e sempre in cerca di coccole. Così, quando rientriamo a casa, il piccolo tende a saltarci in braccio per attirare la nostra attenzione. Se in un primo momento la cosa risulta divertente, lo è di meno quando fido cresce.

Quindi, per insegnargli a non saltare non dobbiamo respingerlo con le mani (potrebbe considerarlo un gioco) e neppure sgridarlo, ma dobbiamo restare calmi, girargli le spalle e ignorarlo. In questo caso comprenderà che saltarci in braccio non è l’atteggiamento giusto. Una volta che il nostro beniamino si sarà calmato, chiamiamolo e accarezziamolo per salutarlo.

Dopo qualche giorno, fido avrà appreso il metodo ideale per ricevere le attenzioni cui lui aspira.

 

 

come comportarsi con un cucciolo appena adottatoQuando si adotta un cucciolo di cane occorre ricordare che l’ingresso in una nuova casa rappresenta per lui un’esperienza traumatizzante. Fino a quel momento infatti i suoi rapporti si sono svolti prevalentemente con i suoi simili, a volte anche con la madre, fonte di conforto.

La nuova casa, ambiente a lui sconosciuto, lo intimidisce e allora ci sono alcune cose importanti da fare:

permettere al cucciolo di esplorarne tutti gli angoli, frenare gli entusiasmi umani evitando di passarsi il poverino di mano in mano e parlargli dolcemente facendolo così sentire protetto.

A questo punto il cucciolo potrebbe sentirsi sperduto e mettersi a piangere cercando la compagnia della madre e dei fratellini. Ecco allora che un semplice scatolone imbottito con una copertina di pile e sistemato in un angolo tranquillo della casa da dove il piccolo possa osservare i movimenti della sua nuova famiglia sarà la sua cuccia ideale.

 

 

come scegliere un cuccioloPrima di scegliere un cucciolo, sono suggeriti alcuni test che andiamo a elencare:

  • Vi corre incontro quando vi vede?
  • È disposto a giocare con voi?
  • Se vi allontanate, vi segue?
  • Accetta di essere tenuto fermo da voi per qualche istante?
  • Si mette pancia all’aria per ricevere carezze?
  • Accetta di essere preso in braccio?

Un cucciolo che risponde positivamente ai test sopraelencati vi donerà molte soddisfazioni. Se invece dovesse mordere quando interagite con lui o si mostrasse molto aggressivo, chiedetevi se accettate la sfida di cambiare il suo carattere con affetto e pazienza perché anche un cucciolo problematico si può educare donandogli così il diritto a una vita felice.

 

come abituare il cucciolo a stare calmoÈ molto importante abituare il cucciolo a uno stato di calma permanente per evitargli i continui sbalzi di umore che lo renderebbero un soggetto problematico da gestire.

Il processo che stabilizza lo stato di calma è l’attaccamento; pertanto occorre:

  • non allontanare il cucciolo prima dei due mesi dalla madre;
  • perfezionare il processo di attaccamento verso i suoi umani nei due mesi successivi all’adozione.

Tutto ciò ci permetterà di educare nel modo migliore il nostro cucciolo e a lui di apprendere in minor tempo le nozioni che il suo referente umano desidera rappresentino la base del loro rapporto.

 

 

rapporto cane bambinoIl rapporto tra cane e bambini è un’esperienza che può essere preziosa per entrambi ma che va regolamentata da un adulto.

Innanzitutto, non bisogna mai lasciare solo un bambino al di sotto dei cinque anni con il cane di casa. Deve essere infatti l’adulto a prendersi cura dei bisogni e dei diritti del cane, magari coinvolgendo il bambino in alcune attività.

È chiaro che quest’ultimo non ha ancora la consapevolezza e la diligenza richieste nell’accudimento. È inoltre indispensabile insegnare ai piccoli i modi corretti di approcciarsi al cane evitando comportamenti che sono purtroppo la base di fraintendimenti e conflitti.

Com’è noto i bambini sono le vittime più frequenti di aggressioni proprio perché il loro comportamento è inadeguato. Oltre a ciò la loro mole ridotta che li porta ad avere la faccia a portata della bocca del cane, l’incapacità all’autocontrollo, il non rispetto dei tempi dell’animale, l’abitudine dei piccoli a correre, le vocalizzazioni acute, il buttarsi a terra e ad alzarsi possono suscitare nel cane comportamenti predatori.

 

dieta per i caniNel caso di alcune patologie (obesità, allergia alimentare, squilibri nella crescita o altro) il regime dietetico rappresenta l’unico ausilio terapeutico.

Il limite di queste diete è la scarsa appetibilità. Nella maggior parte dei casi, i cuccioli, già inappetenti per le sia pur lievi patologie che li affliggono, stentano ad accettare il cambio di alimentazione.

Il trucco per vincere la loro reticenza è di mescolare il nuovo alimento al vecchio iniziando con dosi minime del nuovo che verranno quindi progressivamente aumentate fino a sostituire completamente il vecchio alimento.

 

 

 

inserire un cucciolo di cane in casaSe si intende inserire un cucciolo di cane in un ambiente dove già vivono altri animali (cani e/o gatti adulti), occorre tener presente che ciò comporterà in questi ultimi un certo disagio. Infatti, l’arrivo di un cucciolo sarà vissuto come un’indebita intrusione nel loro territorio.

Occorre quindi agire con molta cautela e dolcezza per non urtare la sensibilità degli animali già presenti in casa, animali che potrebbero manifestare delle reazioni anche violente contro il nuovo arrivato oppure chiudersi in sé stessi e intristirsi.

È quindi fondamentale non dar loro l’impressione di aver perso l’affetto, anzi occorre ricoprirli di attenzioni e complimenti supplementari se si vuole arrivare con il tempo e con pazienza a un rapporto armonioso tra tutti gli animali.

Quando il nuovo cucciolo è di sesso diverso dal cane o gatto già presente in casa, nella maggior parte di casi, dopo gli scontri iniziali, si arriva a un rapporto di amicizia e solidarietà.

 

consigli per adottare un cuccioloSe desideriamo adottare un cucciolo di cane occorre prima fare un esame di coscienza:

  • Abbiamo abbastanza pazienza per educarlo gradatamente anche per le cose meno importanti?
  • Lo consideriamo un giocattolo per i bambini? Attenzione! Se i piccoli se ne stancano, che fine farà il cagnolino?
  • Sappiamo che un cane non è un animale solitario, ma sociale? Quindi abbiamo abbastanza tempo da dedicargli?
  • Non va considerato un oggetto di proprietà da esibire, ma un essere senziente titolare di diritti con un carattere ben definito e diverso da altri suoi simili.
  • Abbiamo la pazienza di sopportare la sua esuberanza, le sue marachelle dovute spesso alla tenera età e che vanno corrette soprattutto nei primi tre mesi di vita?

Sono troppi gli abbandoni di cani dovuti a leggerezza! Riflettiamo.

 

 

La pubertà viene raggiunta prima nelle cagnoline che nei maschietti.

la pubertà nei caniTra l’altro le cagnoline, una volta raggiunta la pubertà, sono meno propense a ubbidire ai comandi di estranei perché ascoltano solo i comandi impartiti dai loro educatori.

La maturità nei cani arriva intorno ai due anni; tra la pubertà e la maturità esiste una fase di ribellione giovanile proprio come negli umani. In questa fase è importante farsi aiutare da un educatore cinofilo per evitare di aggravare i problemi tipici di questo periodo.

 

come prendere correttamente in braccio un cuccioloÈ molto importante prendere in braccio un cucciolo in modo corretto. Infatti, una contenzione sbagliata che permette al piccolo di divincolarsi può provocare cadute con conseguenti fratture.

Allora vediamo qual è la tecnica giusta.

Con un braccio trattenere gli arti posteriori cingendo la parte posteriore delle cosce, mentre con l’altro braccio si circondano gli arti anteriori all’altezza delle spalle.

Tuttavia, se il cucciolo è molto piccolo, meglio sollevarlo con una sola mano ponendola sullo sterno e tenendo il bacino appoggiato sul palmo della mano, mentre l’altra mano va tenuta sul dorso per contenere il corpo.

 

 

educazione del cuccioloSecondo numerosi studi, il repertorio comportamentale di un cucciolo di cane si sviluppa secondo tappe precise ma, soprattutto, con la progressione dello sviluppo neurosensoriale di fido.

È quindi importante che i primi tre mesi di vita del cucciolo siano dedicati alla sua educazione comportamentale anche perché ciò che avviene in questo periodo è decisivo e spesso irreversibile.

È consigliabile tenerne conto per evitare che il nostro pet finisca per infoltire quella grande percentuale di cani con comportamenti inadeguati che si tenterebbe poi, con risultati dubbi, di correggere.

 

 

cappotto per caniSpesso il cappottino per il cucciolo di cane è una vera e propria esigenza. Infatti, i bruschi cambi di temperatura rappresentano un pericolo per un cucciolo abituato a vivere in casa con temperature gradevoli.

Quindi, se uscite d’inverno con il vostro tesoro, un cappottino lo difenderà dal freddo a meno che lo portiate a giocare in una zona dedicata nelle ore più tiepide in giornate di sole.

Importante è scegliere un cappottino che non lo limiti nei movimenti e che il poverino tenterebbe così di togliersi senza godersi la passeggiata

 

perché il cucciolo spesso mangia le sue feci.Mi è stato chiesto perché il cucciolo spesso mangia le sue feci.

La coprofagia è un comportamento normale di mamma cane durante l’allattamento. Lei fa coricare i cuccioli sulla schiena e lecca la zona situata tra l’ano e i genitali per far fuoruscire gli escrementi che lei ingoia. Se non si comportasse in questo modo, poiché lo stimolo per urinare e defecare non è ancora maturato, i cuccioli avrebbero dei grossi problemi che li potrebbero condurre anche alla morte.

Tra parentesi notiamo che la posizione dei cuccioli adagiati sulla schiena è un atto di sottomissione.

Nei cuccioli il fatto di mangiare le proprie feci è dovuto alla loro naturale curiosità e questa abitudine sparisce in genere tra i quattro e cinque mesi di età.

Non bisogna punire il cucciolo quando lascia per casa le feci in assenza dei suoi umani: potrebbe associare questi atti di collera alla presenza degli escrementi che la volta seguente mangerà. Maglio anche evitare di pulire in presenza del colpevole: potrebbe pensare che sia un gioco e far sparire le feci prima degli umani.

 

 

svezzamento del caneSe ospitate un cane femmina con i suoi piccoli, potreste notare che, a volte, il cucciolo lecca il muso della madre, soprattutto quando esso sta iniziando a crescere e sente che il latte materno non è più sufficiente per la sua crescita. Ebbene la leccata sul muso della madre è un’espressione dei cuccioli per chiedere cibo. E lei glielo somministra rigurgitando in parte il suo pasto. Ciò permette al piccolo di passare gradualmente dall’alimentazione lattea a quella solida (svezzamento).

Sembra che il rigurgito della madre sia il corrispondente canino degli omogeneizzati umani!

 

 

 

Mi è stato chiesto a che età i cuccioli cambiano i denti da latte.

denti del cuccioloVerso i due mesi e mezzo.

I primi a cadere sono gli incisivi seguiti dai premolari, quindi dai molari e infine dai canini.

La dentizione definitiva è completata all’incirca verso i 6-7 mesi, dopodiché il nostro pet avrà una bocca da adulto, anche se resterà, forse per sempre, un cucciolo nell’anima.

 

 

Se siete in presenza di una cucciolata di cagnolini e ne volete scegliere uno, eccovi alcuni suggerimenti.

come scegliere un cuccioloInnanzitutto, l’ambiente deve essere pulito e, se vi sono feci sul pavimento, devono essere compatte. Il mantello del cucciolo deve essere uniforme senza croste o chiazze glabre. Gli occhi devono essere limpidi, nelle orecchie non devono esserci né cerume né arrossamenti.

Verificate la presenza di pulci o pidocchi scostando il pelo della pancia e pure una normale reazione al rumore battendo improvvisamente le mani.

Sulla pancia non devono apparire rigonfiamenti né a livello inguinale né mediale, cosa che potrebbe indicare la presenza di un’ernia inguinale o ombelicale.

Infine, il cucciolo deve essere paffuto e molto vispo.

Per maggior sicurezza, potreste chiedere al proprietario di lasciarvi il cucciolo per una visita veterinaria, dopodiché, se avrete il via libera da quest’ultimo, potrete tornarvene a casa con il vostro tesoro.

 

svezzamento del cucciolo Lo svezzamento del cucciolo avviene quando la madre, se presente, decide di non allattarlo più. In caso invece di assenza della genitrice, lo svezzamento è a carico dell’umano di riferimento e può avvenire verso i due mesi ma progressivamente perché il tubo digerente deve abituarsi alla nuova alimentazione.

All’inizio quindi si potrà alternare il latte al cibo solido (per interessare il nostro tesoro a quest’ultimo, meglio immergere un dito nella pappa solida e presentarglielo).

Una volta che il cucciolo si è abituato al cibo solido, lasciargli la ciotola per un massimo di 15 minuti per volta. Questo per evitare che il cibo in eccesso possa provocare diarrea o obesità nell’accrescimento.

 

 

È sconsigliabile prendere al bambino un cucciolo di cane come regalo di compleanno o di Natale anche perché il piccolo umano potrebbe introiettare un’immagine distorta del cane, assimilandolo a un giocattolo con cui divertirsi e con il quale tutto è permesso.

In genere un bimbo diverte il cucciolo ma può anche stressarlo stimolandolo in modo eccessivo o magari interrompendo i suoi momenti di riposo.

Infatti, i bambini sono le vittime più frequenti di aggressioni proprio per il loro comportamento inadeguato.

Ovviamente il cucciolo deve essere educato alla calma, all’autocontrollo, alla riflessività, ma il bimbo, d’altro canto, deve essere istruito a rispettare le esigenze dell’animaletto: entrambi, infatti, hanno bisogno di apprendere i comportamenti consoni a una convivenza pacifica.

 

come accarezzare un cuccioloIl cucciolo di cane non considera ancora gli arti anteriori utili strumenti per le funzioni sociali o comunicazione affettiva, perciò deve essere educato a non considerare le nostre mani una preda.

Allora il primo approccio dovrà far provare al cucciolo la nostra mano come un surrogato della lingua materna. Le nostre carezze dovranno svolgere la stessa funzione di sollecitazione cutanea che permette alla madre, mediante leccatura del mantello, di insegnare al piccolo lo schema somatico del proprio corpo.

Quindi evitare di assecondare il gioco predatorio innato in tutti i cuccioli (e non solo) che avrebbe in questo caso difficoltà a raggiungere il rilassamento; anche il frizionamento verso e contropelo o il gioco competitivo non insegnano al nostro tesoro alcunché sule nostre intenzioni emozionali.

Quindi le nostre mani devono arrivare sul corpo del piccolo con dolcezza e con il dorso, proseguendo per tutto il corpo di modo che il cucciolo impari a interpretare la mano secondo corrette coordinate affettive e sociali.

 

come calmare un cucciolo di caneMi è stato chiesto se è normale che un cucciolo, appena adottato, in casa sia iperattivo o se ci sono metodi per renderlo più tranquillo.

L’iperattività di un cucciolo di cane è normale e in genere si attenua con la maturità. Tuttavia, ci sono piccoli che sono veramente troppo attivi per poi crollare di sera sfiniti nella loro cuccia.

In questo caso occorre educarlo, fornendogli diversi giochi che lo tengano impegnato in casa nel corso della giornata; fargli fare più passeggiate o farlo giocare in giardino se disponibile, avendo l’accortezza di lasciarlo riposare di tanto in tanto.

Un altro sistema per calmare un cucciolo iperattivo è di prenderlo in braccio, parlandoli dolcemente: la sicurezza che gli trasmetteremo riuscirà a calmarlo.

 

 

giocattoli per caniNello sviluppo del cucciolo, i giochi olfattivi offrono due importanti contributi:

  • Educazione alla calma perché annusando il cucciolo si abitua a rimanere in uno stato di modica attivazione
  • Arricchimento delle conoscenze perché l’immaginario si costruisce attraverso la sensorialità privilegiata che per il cane è rappresentata dall’olfatto.

I giochi olfattivi e di ricerca sviluppano nel cane la capacità esplorativa e l’abilità nel ritrovare gli oggetti nascosti.

I giochi olfattivi sono inoltre importanti per il benessere del cucciolo perché riducono l’inquietudine, danno gratificazione e suscitano emozioni positive.

 

I cuccioli possono mangiare la carne cruda?

carne cruda per i cuccioliMi è stato chiesto se è possibile somministrare la carne cruda ai cuccioli.

Per i cani la carne cruda non è dannosa di per sé, tuttavia è meglio evitarne la somministrazione perché potrebbe essere veicolo di trasmissione di alcune malattie che andiamo a vedere di seguito.

Nella carne di bovino possono essere presenti le cisti di Toxoplasmi, responsabili della toxoplasmosi.

Quella cruda di suino può contaminare il nostro beniamino con la tenia hydatigena.

La carne cruda di pollo può essere inquinata e quindi trasmettere la salmonella.

Anche altre carni, come quelle di coniglio e di lepre e persino quelle di alcuni pesci d’acqua dolce possono trasmettere rare specie di tenie.

Poiché la cottura elimina la possibilità di trasmissione delle suddette patologie, assicurando anche la distruzione della carica batterica eventualmente presente negli alimenti mal conservati, meglio cuocere sempre le carni con cui alimentare il nostro pet.

Come insegnare ad un cucciolo a fare i bisogni fuori casa

Come insegnare ad un cucciolo a fare i bisogni fuori casaInsegnare a un cucciolo a fare i propri bisogni fuori casa (o nelle zone adibite dentro casa) è un impegno da assumersi fin dall’inizio della convivenza. È necessario quindi conoscere le esigenze del piccolo (i suoi bisogni fisiologici).

Innanzitutto, il cucciolo ha una tenuta di vescica e intestino che non supera quasi mai le tre ore. Il bisogno impellente si manifesta generalmente appena il nostro beniamino si sveglia, quando ha terminato il pasto e subito dopo aver bevuto e lo segnala con comportamenti precisi: annusando insistentemente il pavimento, girando su sé stesso o uggiolando senza apparente motivo.

Se il cucciolo è molto giovane o non ancora vaccinato, il luogo deputato ai suoi bisogni sarà una traversa o dei giornali situati in una parte della casa (che non deve essere troppo lontana dalla sua cuccia per permettergli, quando avrà appreso la tecnica, di giungervi in tempo).

Sulla base delle conoscenze sopra menzionate, quando inizieremo a condurre fuori il nostro piccolo, saremo in grado di stabilire gli orari in cui egli avrà bisogno di espletare le sue funzioni escretorie.

Ci saranno sempre piccoli incidenti o imprevisti e, in questi casi, è molto importante non sgridare o punire il cucciolo, ma parlargli con gentilezza ed educarlo adottando i principi di rinforzo (carezze, premi alimentari o passeggiate se apprezzate) quando il nostro tesoro si comporta correttamente.

 

 

 

quando portare il cucciolo dal veterinarioMi è stato chiesto quali sono i sintomi che ci devono spingere a prendere in considerazione una visita dal veterinario di fiducia, anche se il cucciolo è già stato vaccinato.

Uno dei primi è l’inappetenza. Un cagnolino deve avere sempre appetito, altrimenti significa che qualcosa non va.

Altri due sintomi che ci devono preoccupare sono il vomito e la diarrea continuati per più di un giorno. Infatti, se uno dei due si presenta per una volta sola e dopo tutto rientra nella normalità, può essere che il nostro tesoro abbia ingerito dell’erba da espellere.

Anche la tosse con difficoltà respiratorie, spesso accompagnata da secrezioni oculare e/o nasali, è un indizio da non sottovalutare.

Se poi il nostro beniamino presenta difficoltà a urinare e defecare, meglio una corsa urgente dal veterinario.

Pure una letargia, accompagnata spesso da crescita lenta, gengive pallide e addome gonfio e dolorante, ci deve mettere in allerta.

E infine occhi rossi e gonfi, che potrebbero essere provocati sia da un’allergia come pure da altre cause, sono un sintomo da non trascurare.

 

 

ogni cucciolo deve avere la sua ciotolaSe in famiglia ci sono più cuccioli, è meglio che ognuno di loro abbia la propria ciotola dove mangiare.

Infatti, già a due mesi fra i cuccioli cominciano a crearsi le prime gerarchie e il soggetto dominante tende a prevalere sui sottomessi. È quindi consigliabile evitare di creare conflitti o situazioni di competitività per il cibo.

Occorre pertanto educare i piccoli ad avere la propria ciotola con la porzione di cibo a lui destinata, porzione che gli altri componenti del branco devono imparare a rispettare.

 

cucciolo e bambinoSe adottate un cucciolo e in casa vostra vive un bambino, è bene seguire alcune regole da far rispettare, non tanto al cane quanto al bimbo stesso.

  • Spiegare a quest’ultimo che il cane ha una sua personalità che va rispettata;
  • Affidare al piccolo piccoli compiti (ovviamente alla sua portata) legati al benessere dell’animale in modo da favorire in lui la comprensione del nuovo compagno;
  • Vietare al piccolo i dispetti e gli scherzi che potrebbero indurre nel pet reazioni anche violente;
  • Pure i giochi violenti sono da evitare;
  • Esigere che venga rispettato il cagnolino quando dorme o mangia;

solo in questo modo si potrà assicurare un rapporto sereno e felice ad entrambi.

 

 

cuccioli di cane che si mordonoConsiderato che la madre educa il cucciolo all’inibizione dell’utilizzo del morso come elemento di interazione sociale (infatti, quando il cucciolo gioca con i fratellini, se uno di loro ne morde un altro e il secondo si lamenta, la madre interviene), in assenza di comportamenti aggressivi mordaci, significa che il cucciolo è stato correttamente istruito dalla genitrice.

Quindi, solo in presenza di condizioni particolarmente conflittuali può emergere l’occasione all’aggressione che purtroppo rafforza nell’aggressore questo comportamento per risolvere situazioni problematiche.

È pertanto importante evitare al nostro cucciolo situazioni di conflitto o comunque difficoltose che potrebbero spingerlo a reazioni violente. Alla comparsa delle quali, tuttavia, un nostro intervento atto a calmare il cucciolo con parole dolci e con carezze è importante.

 

 

come abituare un cucciolo al guinzaglioÈ opportuno abituare il cucciolo al guinzaglio fin dal suo arrivo nella nostra casa. Infatti, è molto importante che sappia camminare accanto a noi senza “guidarci” tendendo il guinzaglio.

Occorre quindi iniziare dal collare che va messo in casa per pochi minuti, quindi per un tempo sempre maggiore finché non si è abituato.

Nel momento delle prime uscite, si attaccherà al collare un guinzaglio lungo ma non troppo: infatti il cucciolo va guidato soprattutto nelle prime uscite con noi.

In genere il nostro beniamino le prime volte si rifiuterà di camminare, sdraiandosi invece a terra. Occorrerà allora chiamarlo con dolcezza e tirare leggermente il guinzaglio verso di noi.

Non insistere troppo, ma di giorno in giorno il cucciolo inizierà ad associare il guinzaglio alle piacevoli passeggiate in compagnia e sarà proprio lui a portarcelo per invitarci a uscire.

 

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cucciolo che mordeMi è stato chiesto perché un cucciolo tende a mordicchiare un po’ tutto in casa, compreso il suo umano.

Quello è il suo modo di conoscere l’ambiente che lo circonda: nella bocca, infatti, esistono tre importanti sensitività (gustativa, olfattiva e feromonale).

Mordendo, il nostro tesoro familiarizza con tutto ciò che rappresenta il suo mondo, conoscenza che è importante egli introietti nei primi mesi di vita accanto a noi.

Se vogliamo evitare che il nostro piccolo distrugga cose a cui teniamo, dobbiamo quindi coprirle o tenerle fuori dalla sua portata, ma dobbiamo, in sostituzione, procurargli oggetti, soprattutto manipolati da noi, che gli ricordino la sua affiliazione.

Nel caso poi il nostro beniamino giocando con noi tenda a mordicchiare, occorre con calma, senza strillare o agitarsi ma dichiarando a voce alta “Ahi!” smettere il gioco e allontanarci, cosa che gli farà comprendere, se ripetuta, che quello che sta facendo non ci piace.

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cucciolo al guinzaglioMi è stato chiesto a che età si può portare il cane fuori a passeggiare.

A circa due mesi il cucciolo dovrà iniziare il suo programma vaccinale che terminerà un mese e mezzo dopo. Quindi l’età più adatta per le passeggiate esterne è di tre mesi e mezzo, quando le vaccinazioni gli permettono di avere contatti sicuri con altri cani.

Tuttavia, per scongiurare di crescere un pet pauroso e asociale, sarebbe meglio condurlo a spasso anche prima affinché si abitui ai rumori esterni (traffico e cani sconosciuti al guinzaglio).

Vanno comunque evitate le aree dedicate dove potrebbe avere contatti ravvicinati con cani di cui non si conosce lo stato di salute. Questo quando il nostro beniamino debba ancora completare il suo programma vaccinale.

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adozione cuccioloDesiderando adottare un cucciolo di cane, mi è stato chiesto se è meglio di taglia piccola, media o grande.

Dipende molto se il cane ha spazio a sufficienza all’esterno della casa e dall’età dell’adottante.

Se fido deve vivere in appartamento non è ovviamente adatto un cane di grossa taglia, soprattutto se non si ha tempo per condurlo fuori spesso per un regolare esercizio fisico. Inoltre, questo tipo di cani possono provocare danni in casa a causa della loro mole (nel muoversi, nello scodinzolare, nel giocare ecc.).

Se invece si ha un giardino abbastanza grande, anche una taglia media o grande può essere indicata, sempreché chi se ne occupa sia una persona giovane dotata di forza fisica per le passeggiate che dovranno comunque sempre essere previste.

Un altro fattore molto importante per la scelta del nostro cucciolo è il carattere: i cani esuberanti, pur se di piccola taglia, non sono adatti a persone anziane. In questo caso, quindi, occorrerà scegliere un pet di carattere tranquillo senza particolari necessità di moto che, comunque, dovrà sempre essere programmato.

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cuccioli in autoLa maggior parte dei cuccioli le prime volte che salgono in auto soffrono il mal d’auto che manifestano con malessere, salivazione abbondante e talvolta vomito.

Per abituarli (meglio fin da quando li si adotta) bisognerà scegliere tragitti brevi e con mete piacevoli (giardini, parchi ecc.), tragitti che andranno quindi progressivamente allungati.

In tal modo i cuccioli si abituano ben presto all’automobile, associandola a momenti piacevoli. Tuttavia, se i malesseri non dovessero cessare, meglio rivolgersi al veterinario di fiducia che prescriverà qualche prodotto appropriato.

Per legge, i cani in auto devono viaggiare sul sedile posteriore ed essere divisi dal guidatore tramite una rete apposita. È sconsigliato lasciarli liberi nell’auto: a parte essere il proprietario passibile di sanzioni pecuniarie, i piccoli potrebbero creare non pochi problemi al guidatore.

Esiste anche la possibilità di farli viaggiare accanto al guidatore, ma dentro il loro trasportino dove peraltro starebbero però abbastanza scomodi perché limitati nei movimenti.

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cuccioli di cane che giocanoI cuccioli, fin dalla più tenera età, imparano i codici di comportamento dalla madre e dai fratelli. Le lotte, i giochi e le liti servono per imparare le regole della dominanza e della sottomissione e per stabilire la posizione che il cucciolo occuperà nel branco una volta adulto.

Quindi, salvo casi eccezionali, le lotte tra cuccioli sono innocue e terminano rapidamente. Perciò non intromettiamoci e lasciamoli fare.

Diverse sono le lotte tra cani adulti che vanno scoraggiate decisamente in quanto possono trasformarsi in scontri pericolosi a volte anche con conseguenze drammatiche.

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cucciolo di cane solo in casaIl nuovo cucciolo introdotto da poco in casa soffre se lasciato solo. Innanzitutto, per la separazione dalla madre e dai fratelli e inoltre perché, anche solo dopo pochi giorni di convivenza, egli si sente già parte integrante della famiglia.

Così, quando ci allontaniamo da casa, tenta sempre di seguirci. Se possiamo portarlo con noi, tutto va bene, ma quando dobbiamo recarci al lavoro o in altri luoghi dove i cani non sono ammessi, dobbiamo adottare determinati atteggiamenti per tranquillizzare il nostro tesoro.

Innanzitutto, prima di uscire, se possibile, portarlo a fare una passeggiata in modo che si stanchi e faccia i suoi bisogni, quindi con voce pacata dargli il comando “tu resti a casa”, frase da utilizzare sempre quando lo si lascia solo. Prima di andarcene, se non dimostra segni di insofferenza, è bene proporgli un piccolo premio (biscotto, carezze e quant’altro). Lasciargli anche dei giochini che lo possano distrarre durante le ore della nostra assenza.

Ricordare comunque che il cucciolo, anche da adulto, sarà molto più felice in nostra compagnia che solo.

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cuccioli di caneI cani maschi e femmine hanno caratteristiche molto diverse, quindi, se dovete scegliere un cucciolo, tenete presente che le femmine:

  • sono molto più miti, affettuose, legate alla famiglia, possiedono un maggiore senso di responsabilità e di osservazione, sono più obbedienti. Per contro due volte l’anno vanno in calore con perdite ematiche per quindici giorni e, in questo periodo, attraggono maschi di tutti i tipi.

I maschi invece:

  • sono più ingenui, irrequieti, irruenti, ma di solito più belli, armoniosi e imponenti. Anche loro, tuttavia, in presenza di una femmina in calore abbandonano tutto e tutti per seguire il richiamo della natura. Inoltre, sempre in quel periodo, tendono a ingaggiare risse feroci con i loro simili per il possesso del territorio.

Si tratta comunque di una scelta molto soggettiva che dipende pure da ciò che desideriamo dal nostro futuro compagno.

Ma, credetemi, un cucciolo di cane, se ben scelto, è una compagnia allegra e irrinunciabile che ci insegna ad apprezzare la diversità.

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come scegliere il cucciolo di cane da adottarePrima di adottare un cucciolo, meglio eseguire il test di Campbell.

Innanzitutto, controllare se il cucciolo è troppo magro, se è depresso, se tenta di mordere, se è molto aggressivo. In questi casi, conviene rinunciare.

Se invece ci corre incontro e vuole giocare con noi, se si mette pancia all’aria in attesa delle nostre carezze, se quando ci allontaniamo ci rincorre, se accetta che gli si metta una mano sul dorso tenendolo fermo per qualche minuto, se accetta di essere preso in braccio, quello è il vostro cucciolo.

Tuttavia, la validità di questo test, soprattutto se non condotto da un veterinario specializzato, non sempre è corretta perché i cuccioli possono reagire in maniera differente alle diverse persone che gli si approcciano

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fino a che età un cane può essere definito cucciolo.Fino a che età un cane può essere definito cucciolo.

In linea di massima si definisce cucciolo un cane in età infantile, in allattamento, che trascorre la maggior parte del tempo accanto alla madre.

Normalmente è definito cucciolo fino alla pubertà cioè fin quando non inizia la maturità sessuale che normalmente avviene dal quinto al nono mese a seconda della razza e della taglia.

Dopo  di che il cane viene definito “cucciolone” cioè di età successiva a quella infantile e che preannuncia la giovinezza (un cane può dirsi cucciolone fino all’età di un anno, un anno e mezzo, anche in questo caso in rapporto alla taglia).

I cani domestici, abituati a vivere a contatto con l’uomo, subiscono un fenomeno chiamato “neotenia” che gli fa conservare per tutta la vita alcune caratteristiche infantili, indipendentemente dallo sviluppo morfologico.

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quante volte deve mangiare un cuccioloQuanti pasti deve assumere un cucciolo.

Innanzitutto meglio chiarire subito che dolciumi o avanzi dei nostri pasti per i cani sono sconsigliati perché compromettono il suo equilibrio nutrizionale, nuocendo alla salute. Inoltre può favorire il sovrappeso e cattive abitudini come quella di mendicare bocconi durante i pasti dei suoi umani.

Fino a sei mesi i pasti dovrebbero essere divisi in tre razioni giornaliere, passando quindi a due fino al completamento della crescita, dopodiché ci si attesterà sul pasto singolo.

È importante seguire alcune semplici regole per evitare alcuni comportamenti indesiderabili del nostro pet. Eccole:

  • Proporre i pasti a orari fissi (se possibile)
  • Utilizzare sempre la stessa ciotola
  • Posizionarla nello stesso luogo, possibilmente lontano da dove il cucciolo dorme
  • Il cibo deve essere proposto dopo che si è terminato di mangiare, in modo che il nostro beniamino comprenda chi è il capo branco.

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cosa fare quando il cucciolo piangePerchè il cucciolo di tre mesi lasciato solo continua a piangere.

Un cucciolo non dovrebbe restare solo fino ai 4 – 5 mesi e, comunque, occorre abituarlo gradualmente.

Bisogna pensare che fino ai due mesi circa il piccolo è stato accanto alla madre che lo allattava, lo manteneva pulito e gli dava sicurezza. Cambiando ambiente e in assenza della mamma, il nostro pet avrà dei grossi problemi se non trova altrettanta sicurezza nel suo umano di riferimento.

Quindi occorre agire con prudenza perché un cucciolo lasciato solo senza precauzioni, rischierebbe crisi d’ansia.

Quando il piccolo è stanco ed entra nella cuccia per riposare, allontanarsi magari andando in un’altra stanza. Se piange, avvicinarsi e rimproverarlo con dolcezza, allontanandosi di nuovo.

Quando, dopo diversi tentativi, si riesce a ottenere che il piccolo non si senta abbandonato (e quindi non pianga), restare lontano per qualche minuto, poi tornare e fargli i complimenti chiamandolo per nome.

Allungare la durata delle assenze progressivamente, in modo che diventi una pratica naturale senza rituali di addio né ricongiungimenti esuberanti.

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Come insegnare al cucciolo a rispondere al comando “qui”.Come insegnare al cucciolo a rispondere al comando “qui”.

  • Pronunciare il nome del cucciolo seguito dal comando “qui” battendosi una mano sulla coscia.
  • Se il cucciolo non risponde, allontanarsi da lui e nascondersi. Per paura di restare solo il cagnolino ci raggiungerà. Allora dovremo fargli i complimenti e accarezzarlo.
  • Un altro metodo per insegnare il comando che ci interessa è quello di abbinarlo alla distribuzione dei pasti. Chiedere a un familiare di trattenere il cucciolo finché gli si prepara la ciotola con il cibo. Quando tutto è pronto, chiamarlo per nome seguito dal comando “qui”.
  • Il cibo è un richiamo irresistibile.

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Ci sono tre comandi che un cucciolo dovrebbe imparare se lo si vuole portare a passeggio con sé.

comandi per cuccioli di cane

Vediamo insieme quali sono e le tecniche per insegnarglieli:

  • Seduto: dando con voce ferma questo comando, esercitare una piccola pressione sulla zona renale del cucciolo, tenendogli con l’altra mano la testa sollevata. Quando si è seduto, fargli i complimenti, pronunciando il suo nome e accarezzandolo.
  • A terra: far sedere il proprio cucciolo e accovacciarsi al suo fianco. Prendere quindi le gambe anteriori e tirarle in avanti delicatamente pronunciando il comando “a terra” finché il cucciolo risulta sdraiato. A questo punto pronunciare il suo nome facendogli i complimenti e accarezzandolo.
  • Stai: far sedere il cucciolo con il comando “seduto stai”. Allontanarsi di qualche passo e, se il cucciolo accenna a seguirci, pronunciare con voce ferma un “no” e rimetterlo nella posizione iniziale ripetendo “seduto stai”. Continuare finché il cucciolo resta fermo anche se ci si allontana per qualche metro.

Questi esercizi vanno eseguiti in un luogo chiuso o, se si preferisce farlo all’aperto, il cucciolo va tenuto al guinzaglio estensibile per maggior sicurezza.

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come insegnare il proprio nome al cucciolo Mi è stato chiesto come insegnare il proprio nome al cucciolo adottato da poco.

Innanzitutto pronunciare il nome (più è breve e più il cucciolo avrà facilità ad apprenderlo) chiaramente, lentamente e a voce bassa. I cani hanno un udito finissimo e per loro diventa fastidioso ogni tipo di rumore forte.

Fin dai primi giorni chiamare il cucciolo sempre con lo stesso nome (evitare amore, tesoro ecc.).

Far precedere il nome da un momento piacevole (carezze, coccole, grattatine, giochi ecc.).

Quando risponde venendovi vicino, ricompensarlo con una lode, una carezza o un biscotto adatto.

Non sgridarlo pronunciando il suo nome, la volta successiva potrebbe essere titubante a rispondere al richiamo.

Come abituare un cucciolo al trasportino

Come abituare un cucciolo al trasportino

  • Utilizzare il trasportino durante i giochi con il cucciolo, ad esempio lanciando dentro un gioco da riportare.
  • Mettervi qualche bocconcino del cibo favorito che avrete fatto annusare prima al cane. Poi chiudere la porta. Il cucciolo cercherà immediatamente di arrivare al cibo. Apritegli e lasciatelo entrare tenendo la porta aperta.
  • Mettervi qualche vecchio indumento vostro e un giocattolo da masticare (tipo un kong).
  • Quando il cucciolo sarà a proprio agio anche nel trasportino, chiudervelo per breve tempo, sempre tuttavia con un premio in cibo (a questo proposito è meglio non sovralimentare il cucciolo, altrimenti non sarà più attratto dai premi).

In ogni caso non tenere mai il cane chiuso nel trasportino per lunghi periodi, massimo un’ora.

Giochi

come giocare con un cuccioloDi giorno, soprattutto se il cucciolo è stato adottato da poco, occorre giocare, con lui anche solo per qualche minuto, ogni ora. Il gioco, infatti, consente a entrambi, umani e cani, di imparare a conoscersi reciprocamente, oltre a essere un’importante fonte di divertimento per il cucciolo.

Tuttavia, anche giocare con un cucciolo ha le sue regole affinché il gioco risulti davvero utile al piccolo. infatti, giochi troppo violenti potrebbero alimentare l’aggressività del cane. Ecco quindi di seguito alcune semplici regole:

  • Mettere il cucciolo seduto, mostrargli un premio in cibo, andare quindi a nascondersi e, una volta nel nascondiglio, chiamare per nome il piccolo finché non si viene trovati. Allora premiarlo con il cibo. Questo gioco insegna al cucciolo a rispondere ai richiami e ad annusare per trovare la fonte del premio.
  • Mostrare al cucciolo un gioco, lanciarlo a breve distanza e invitare il piccolo a recuperarlo con brevi e semplici comandi (trovalo, riportalo ecc.). Se il cucciolo esegue l’esercizio correttamente, accarezzarlo e mostrarsi orgogliosi di lui, magari anche con un piccolo premio. È importante terminare il gioco quando il cane è ancora interessato. Questo gli insegnerà a comprendere chi è il leader.
  • I comandi aiutano a esercitare la mente del cane e a creare legami con il suo umano di riferimento.
  • I giochi da comprare devono essere adatti al cucciolo (giochi da mordere e interattivi) anche perché essi possono servire per esercitare il richiamo e il riporto.
  • Mai sovra stimolare il cucciolo. Evitare qualsiasi azione che possa essere interpretata come una sfida.
  • Mai giocare alla lotta, il cane potrebbe adottare comportamenti aggressivi incontrollabili.
  • Controllare il tono della voce durante il gioco: voci stridule possono alimentare l’eccitazione del cucciolo, mentre una voce bassa e ferma aumenterà l’attenzione del cane.
  • Quando si impartisce un comando o durante il gioco, adottare una postura ferma e composta, oltre al contatto visivo. Posture barcollanti invitano il cucciolo a saltare, mordere e giocare in maniera incontrollata.
  • Non inseguire mai il cane.
  • Spetta all’umano di riferimento stabilire l’inizio e il termine del gioco.

come insegnare al cucciolo a non sporcareIn genere i cuccioli urinano appena svegli e, poco dopo aver urinato, defecano.

A tre settimane i piccoli hanno necessità di urinare ogni 45 minuti, a 8 settimane ogni 75 minuti, a 12 settimane ogni 90 minuti e a 18 settimane ogni circa due ore.

Nelle prime settimane di vita il cucciolo impara ad associare un determinato elemento su cui sporcare (terra, erba, giornali, asfalto ecc.) di solito scelto dal suo umano di riferimento. Quindi, quando si nota che il piccolo ha bisogno di scaricarsi, occorre portarlo nel luogo preferito. Se però non succede nulla dopo 5-10 minuti, meglio chiuderlo nel recinto per una trentina di minuti. Quando avrà provveduto ai suoi bisogni in un luogo idoneo (toeletta, erba, terra ecc.) meglio premiarlo con una leccornia.

Tenere sempre molto pulita la toeletta del recinto e i luoghi esterni dove il cane defeca.

Non è corretto punire il cucciolo perché sporca dove non deve: basta premiarlo quando usa il luogo idoneo.

recinto per cuccioliNon si dovrebbe mai adottare (e quindi separare da madre e fratelli) un cucciolo di età inferiore ai due mesi, ma anche non molto oltre.

È importante, quando si adotta un cucciolo, attuare certe misure e imporre determinate regole che permetteranno al rapporto cane/umano di essere soddisfacente per entrambi.

Un cucciolo di almeno due mesi che entra in casa deve affrontare, oltre alla separazione dalla sua famiglia di origine, anche un mondo completamente nuovo e occorre quindi che il suo umano di riferimento si relazioni con il piccolo armandosi di una notevole dose di pazienza.

Se in casa vivono bambini, meglio raccomandare loro di rispettare il cagnolino e di interagire con lui in modo corretto, magari sotto la supervisione di un adulto.

È importante preparare per il cucciolo un luogo che possa sentire suo. Procurarsi quindi un recinto per cuccioli in cui si metteranno: una ciotola di acqua (di quelle non rovesciabili); dei giochi adatti anche da masticare (proporne pochi per volta che andranno sostituiti spesso per non annoiare il cucciolo); un trasportino con un cuscino morbido su cui possa dormire; anziché i soliti giornali, una toeletta (si acquista nei negozi che vendono cibi per animali) di solito in materiale plastico e assorbente. Questa deve essere posta il più lontano possibile dal luogo dove il cucciolo mangia e dorme; una ciotola con il cibo che verrà messa a disposizione quattro/cinque volte al giorno per 20 minuti e poi tolta. A mano a mano che il cucciolo cresce, si riducono i pasti a 3-4 al giorno fino a raggiungere la frequenza di uno-due quando fido arriva all’anno di età.

Nei primi tempi, il cucciolo non va mai lasciato più di due ore nel recinto da solo.

Se guaisce, gli esperti suggeriscono di sedersi accanto a lui ma fuori del recinto senza proferire parola. Appena il cucciolo smette di lamentarsi o di abbaiare e resta in silenzio, dargli subito un premio.

Quando si è presenti, far uscire il cucciolo dal recinto affinché cominci a familiarizzare con l’ambiente circostante. Se notate che il cagnolino inizia ad annusare il pavimento, a girare intorno e improvvisamente si accuccia, riportatelo subito nel recinto e sulla toeletta perché i segni che deve evacuare sono chiarissimi.

Dalle 5-8 alle 12 settimane il cucciolo deve assolutamente imparare ad interagire con gli esseri umani e con gli altri animali Dalle 5-8 alle 12 settimane il cucciolo deve assolutamente imparare ad interagire con gli esseri umani e con gli altri animali (conspecifici e non) con cui dovrà dividere l’ambiente (domestico o esterno).

Sembra che il limite massimo per indurre in un cucciolo la socializzazione con un animale di specie diversa sia fissato in tre mesi.

È inoltre molto importante affinché il cucciolo diventi un buon animale da compagnia che, in questa fase, egli viva tutte le esperienze in maniera positiva e non traumatica.

Sarebbe quindi opportuno portarlo fin da piccolo nei luoghi che dovrà frequentare da adulto.

Ciò che avviene in questo periodo è decisivo e talvolta irreversibile. Se ne tenessimo conto, una grande percentuale di cani con comportamenti inadeguati non esisterebbero.

In questo lasso di tempo è importante mettere a disposizione dei cuccioli oggetti di varia natura: giochi di diverse forme, colori e materiali, scatole di varie dimensioni da esplorare e in cui nascondersi, oggetti rumorosi con cui giocare ecc. Più cose il cucciolo potrà esplorare, più il suo cervello potrà immagazzinare informazioni e aumentare il suo bagaglio di conoscenze. Ogni esperienza nuova, fornirà al cucciolo una possibilità in più per capire il mondo ed interagire correttamente con esso.

cuccioli di cane alla quarta settimana di vitaDalla quarta alla ottava settimana di vita i rapporti sociali dei cuccioli di cane si stabilizzano: essi familiarizzano con l’ambiente circostante, con gli umani e con eventuali cani estranei.

In questo periodo diventano determinanti i rapporti con la madre (che insegnerà ai piccoli a controllare il morso e la stretta mandibolare, il significato del ringhio, le regole di vita in gruppo – soprattutto il rispetto per la gerarchia –la calma e l’autocontrollo) e con i fratelli (con i quali si intensificherà il periodo di gioco fino a diventare una palestra di vita). Infatti, cani tolti dalla cucciolata precocemente, da adulti potrebbero non socializzare con altri cani o con gli umani, evidenziando comportamenti aggressivi o paurosi.

È un periodo di grande esplorazione, elaborazione e apprendimento delle esperienze in cui si può cominciare a educare un cucciolo: inizia la conoscenza del mondo esterno e la socializzazione secondaria rivolta ad altre specie animali e verso l’uomo.

cuccioli di cane alla terza settimana di vitaLa terza settimana di vita dei cuccioli di cane è fondamentale: i piccoli aprono gli occhi, iniziano a udire e a scodinzolare, si manifesta una prima eruzione dei denti e, in generale, un accrescimento corporeo nonché uno sviluppo sensoriale.

I fratellini in questo periodo giocano molto tra loro, reagiscono a stimoli di vario genere e stanno molto vicini alla madre che fornisce un porto sicuro per ogni tipo di situazione.

È proprio durante la terza settimana, quando i denti da latte iniziano a spuntare, che mamma comincia una fase precoce di svezzamento, masticando il cibo e fornendolo ai cuccioli. Meglio lasciar fare alla madre le operazioni corrette, tenendo presente che l’allattamento deve comunque continuare.

È fondamentale NON SEPARARE I CUCCIOLI DALLA MADRE durante la terza settimana di vita per evitare gravi conseguenze comportamentali.

cuccioli di caneI primi mesi di vita del cucciolo sono molto importanti: in caso di approccio sbagliato, possono verificarsi problemi comportamentali anche gravi.

Esaminiamo allora le azioni da compiere in ogni periodo della vita di un cucciolo che si vuole adottare.

I cani nascono sordi e ciechi e non possiedono ancora la capacità di regolazione della temperatura corporea, ma il loro istinto li spinge a cercare una fonte di calore e nutrimento: la mamma.

Alla nascita essa stimola il loro primo respiro leccandoli nella zona ombelico-genitale, mentre le leccature nella zona anale stimolano la fuoruscita delle feci che la madre ingerisce.

Nelle prime due settimane di vita, i cuccioli dormono per la maggior parte del tempo, mentre il periodo di veglia è quasi esclusivamente dedicato alle poppate e alle cure materne.

Nei primi quindici giorni è opportuno avere contatti sporadici con i cuccioli per abituarli alla presenza umana, senza tuttavia disturbarli in continuazione.

consigli per adottare un cuccioloAVETE DECISO DI ADOTTARE UN CUCCIOLO?

Ecco alcuni piccoli accorgimenti per inserire il cucciolo di cane nella sua nuova famiglia in modo che il distacco dalla mamma e dai fratelli sia il meno traumatico e più piacevole possibile.

Il viaggio

E’ consigliabile andare a prendere il cucciolo in due persone, in modo che durante il viaggio in macchina, una persona si possa prendere cura di lui. Cercare di avere una guida il più dolce possibile contribuirà ad evitare possibili traumi legati alla macchina. Con il cucciolo sulle gambe o a fianco a voi cercate di non rafforzare, accarezzandolo, stati d’animo di agitazione o preoccupazione, al contrario potete carezzarlo quando manifesta tranquillità.

I primi giorni con voi.

Evitate di far coincidere i giorni dell’adozione con periodi di ferie per non dare false aspettative al cucciolo che, una volta ricominciato il vostro lavoro, si ritroverà improvvisamente e senza essere preparato, da solo. Cercate di abituarlo gradualmente ai vostri ritmi quotidiani, che prevedono necessariamente momenti di vostra assenza.

Lasciategli la possibilità di perlustrare con i suoi tempi la vostra casa, questo vi permetterà di valutare le sue reazioni rispetto alle novità ed aiutarlo nell’attività di conoscenza e esplorazione. Anche il momento dell’incontro con le altre persone che compongono il nucleo famigliare dovrà essere all’insegna della tranquillità e del rispetto dei tempi del cucciolo: fate sì che non sia soffocante e lasciate che sia lui a interessarsi a loro.

La notte

Le prime notti con il cucciolo non lasciatelo solo chiuso da qualche parte ma portate la sua cuccia vicino al vostro letto. Ricordate che il cane è un animale fortemente sociale, che etologicamente non concepisce il concetto di solitudine e, in più, fino al giorno prima il cucciolo era abituato a dormire con i fratelli e la mamma.

E’ importante fin da subito abituare il cucciolo all’ambiente urbano in cui vivrà, quindi portatelo fuori spesso: con le dovute attenzioni e la giusta gradualità, il cucciolo necessita di iniziare a prendere confidenza con l’ambiente che lo circonda, con  cani che non siano più quelli del suo gruppo famigliare, gli altri animali in genere e le persone; questo perché è in questa fase della sua vita che lui imparerà, sotto la vostra attenta guida, come ci si rapporta agli altri e come si affrontano le novità. Privarlo di queste esperienze in questo periodo equivale a rischiare di avere un adulto con delle lacune conoscitive e/o relazionali.

Quando è consigliabile adottare un cucciolo?

quando adottare un cuccioloLa risposta, in questo caso, è secca: sicuramente almeno dopo i 60 gg di vita.

Perché? Le ragioni sono molteplici, eccone alcune:

Nei primi due mesi di vita il cucciolo impara cosa vuol dire essere un cane, impara la giusta comunicazione di specie, il modo corretto di tradurre le proprie intenzioni in comportamenti da adottare nei diversi ambiti e quali comportamenti sono da considerarsi modi scorretti di interpretazione.

Imparare a comunicare nel modo giusto, imparare a interpretare nel modo corretto le intenzioni altrui, è di fondamentale importanza per far si che il cucciolo diventi poi un adulto equilibrato in grado di comprendere l’altro e farsi capire, evitando più facilmente spiacevoli fraintendimenti che possono diventare pericolosi.

Il gruppo sociale con cui trascorrerà i primi mesi di vita (la mamma, i fratellini e, se sono fortunati, il papà o un maschio adulto) ha il compito di insegnare al cucciolo le regole sociali: il rispetto dei ruoli e dei ranghi, l’autocontrollo, a non agire in modo individuale ma a cercare l’intesa con gli altri.

Insieme ai fratelli i cuccioli di cane imparano l’inibizione al morso: durante i giochi tra cuccioli può succedere che uno stringa un po’ più forte, sarà il gemito del fratellino (il famoso “cai”) a fermare il responsabile che avrà imparato così a dosare l’uso della bocca. Non avere la possibilità di sperimentare questo insegnamento rischia di creare  un cane che non è in grado di imparare il giusto utilizzo della bocca, con rischi per sé stesso, gli altri cani e le persone.

I cani adulti, la mamma e il papà in primis, hanno il ruolo fondamentale di guida sia come modello comportamentale che emotivo: insegnano ai cuccioli sia come comportarsi, fornendo uno “stile comportamentale di base”, ma anche come reagire ad eventi inaspettati o come avvicinarsi alle novità. I genitori sono i primi a gettare le basi dell’insegnamento di regole comportamentali, come per esempio il possesso: se il cucciolo si avvicina ad un oggetto che non può toccare, verrà immediatamente rimproverato e imparerà che ci sono cose che lui non può fare e quindi apprenderà a controllare e gestire le proprie istanze e a fermarsi ed accettare la volontà altrui.

Queste sono solo alcune delle ragioni per cui un cucciolo, prima dei 2 mesi, NON deve lasciare la mamma, i fratellini e il papà.

Perciò diffidate di  tutti quelli che vi propongono  l’adozione prima dei 60 giorni. Aspettare un po’ di più vi darà maggiori garanzie di vivere insieme ad un cucciolo che ha le basi per diventare un adulto equilibrato e felice.

Cuccioli: il dovere di educarli e il diritto di essere guidati

educare un cucciolo“Quando sarà grande gli passerà” oppure “ora vive in giardino, lo farò entrare in casa quando avrà imparato a sporcare fuori casa/quando non distruggerà più niente.”

Frasi comuni di chi ha appena adottato un cucciolo.

In realtà la scelta adottiva deve essere ragionata, consapevole e ponderata. E’ necessario conoscere chi stiamo portando a casa con noi. Cosa sia un cane significa, tra le tante cose, conoscerne il tipo di socialità. Se noi esseri umani ci definiamo animali sociali, dobbiamo sapere che i cani lo sono, per assurdo, molto più di noi: hanno un tipo di socialità che viene definita socio concertativa e riferita. E questo non vuol solo dire che dal punto di vista etologico non concepiscono il concetto di solitudine, ma significa che hanno bisogno di un soggetto a cui riferirsi, che gli faccia da guida, appunto da referente, per mettere insieme le singole abilità di ognuno ed ottenere un risultato (concertare) che non sarebbe stato possibile in modo singolo. Un cucciolo ha quindi bisogno, per poter crescere e diventare un soggetto equilibrato, di qualcuno che gli indichi cosa è giusto e cosa è sbagliato e, soprattutto, che sappia indicarglielo in un modo a lui comprensibile. Non ci si può aspettare che il cane impari da solo, senza una guida corretta metterà in campo quei comportamenti che riterrà più opportuni o convenienti, dettati o dalla sua genetica o dalle esperienze vissute, ma che non è detto siano quelli più corretti per vivere serenamente insieme.

E’ fondamentale ricordare che dal momento in cui si decide di accogliere un cucciolo, ciò che lui sarà da adulto dipenderà in grandissima parte da come noi saremo stati in grado di capirlo, educarlo e guidarlo nella sua crescita, questo farà la differenza tra vivere con un cane o vivere insieme ad un cane, tra l’essere felici o subirsi a vicenda, tra il porre le basi per una relazione soddisfacente e positiva per entrambi o averne una conflittuale.

Tutto questo implica, per noi esseri umani, uno sforzo non indifferente nel cercare di comprendere i bisogni, le motivazioni, le emozioni di una specie diversa dalla nostra e, soprattutto, le sue modalità comunicative, perché dovrà essere in base a quelle, e non alle nostre, che dovremo comunicare con lui ma l’educazione e l’equilibrio di un ce non sono delegabili a nessuno se non a chi sceglie di adottarlo e viverci insieme.

 L’importanza di adottare un cucciolo di cane all’età giusta

cucciolo di caneDurante le prime settimane di vita il cucciolo percorre un cammino di esperienze che rimarranno scolpite in lui e determineranno, insieme al suo patrimonio genetico, il suo carattere e le sue attitudini. Vi sono tappe che ogni cane deve percorre per diventare un animale adulto equilibrato e adattabile alle diverse situazioni ed è per questo che è importante che rimanga con la madre e con i fratellini della cucciolata almeno fino a 7-8 settimane. In questo modo potrà sviluppare quelle capacità di autocontrollo che gli permetteranno di diventare un compagno piacevole e affidabile.
Adottare un cucciolo troppo presto, prima delle 7-8 settimane di età, significa correre il rischio di avere un animale facilmente eccitabile, che mordicchia tutto e tutti e che non controlla la forza del suo morso, creando danni anche solo quando gioca. Per questo abbiate cura di adottare il cucciolo all’età giusta: 8 settimane.

Socializzazione e abitudine a vivere in un mondo pieno di stimoli diversi: gli strumenti per diventare un cane equilibrato

Esiste un periodo nella vita del cucciolo che va dalle prime tre settimane ai tre mesi di vita durante il quale le esperienze fatte contribuiscono in maniera fondamentale a formare il carattere dell’animale.
Se durante questo periodo il cucciolo viene in contatto con tanti stimoli diversi si abituerà non solo a quegli stimoli ma soprattutto ai cambiamenti e alle novità, che come ben sappiamo possono essere infiniti.
Un cane abituato a diversi tipi di persone (uomini, donne, bambini di ogni età, anziani che si muovono usando il bastone…) e di animali ( altri cani di razze diverse, gatti, altri animali domestici…) fin dalle prime settimane di vita sarà più socievole, non reagirà spaventandosi, eccitandosi o mostrandosi aggressivo quando viene portato in passeggiata o a casa di amici o in qualsiasi posto frequentato da persone diverse rispetto ai membri della famiglia. Si adatterà bene ai cambiamenti nella famiglia stessa, come per esempio la nascita di un bambino o l’arrivo di un ospite.
Allo stesso modo se il cucciolo si abitua a diversi tipi di rumori e di ambienti ( traffico, rumori casalinghi…) sarà più rilassato e gestibile in ogni situazione.
Il periodo sensibile è prezioso perché bastano poche esposizioni per accrescere le capacità di adattamento. Un cane, come una persona, può imparare e abituarsi a cose nuove per tutta la vita, ma questo processo è molto più lento e difficoltoso se durante i primi mesi è rimasto isolato o non ha ricevuto sufficienti stimolazioni. Moltissimi problemi di eccessivo timore, timidezza e aggressività derivano dalla scarsa stimolazione durante il periodo sensibile. I cuccioli vanno portati a spasso in luoghi diversi, a giocare con altri cani, a vedere e sentire bambini che giocano. Occorre metterli in contatto con la maggior parte di stimoli possibili: è il modo migliore per prevenire problemi futuri. Naturalmente siate graduali e non traumatizzateli, ma dovete essere coscienti che questo è il modo migliore per proteggerli per il resto della vita.

Arrivare a casa, il primo viaggio in macchina

Spesso il viaggio dallo stallo, dal canile o dal rifugio di provenienza fino alla nuova casa è per il cucciolo la prima esperienza di viaggio in macchina.
L’eccitazione potrebbe fare brutti scherzi e quindi meglio agire con cautela per evitare che una prima esperienza spiacevole segni l’inizio di un problema, quello del cane che sta male in macchina o che non vuole salire.

Seguendo i semplici consigli che seguono i rischi dovrebbero essere ridotti al minimo:

  • Mettere il cucciolo sul sedile posteriore con qualcuno accanto che possa controllarlo
  • Prima di partire per portarlo a casa carezzatelo e fatelo giocare sia mentre la macchina è ferma sia mentre è in moto. In questo modo potrà fare da subito un’associazione piacevole senza spaventarsi troppo.
  • Fare in modo di preparare una cesta o una scatola di cartone dove il cucciolo si senta “contenuto” e protetto. In questa scatola ci dovrà essere un poco del materiale della lettiera della cucciolata in modo che un odore familiare lo accompagni durante il viaggio
  • Se il viaggio è lungo (più di mezz’ora) prevedete delle tappe frequenti. La persona che sta vicino al cucciolo dovrà cogliere i segnali di disagio come agitarsi, sbadigliare molto e leccarsi le labbra. Questi segnali potrebbero essere sintomi di nausea ed è bene fermarsi per qualche minuto.
  • Soprattutto se il cucciolo è stato male in macchina durante il suo primo viaggio fate in modo che, nei giorni seguenti, passi brevi periodi nella macchina mentre sta facendo cose piacevoli ( mangiando, giocando…). Anche il questo caso dapprima con la macchina ferma e poi mettendola in moto. Fate gradualmente dei brevi giretti, anche solo di poche decine di metri, per poi aumentare mano a mano la lunghezza del tragitto.

Il problema di vomitare in macchina è molto frequente e fastidioso e spesso comincia da esperienze spiacevoli nel primissimo periodo della vita. Correre subito ai ripari seguendo questi consigli eviterà problemi nel futuro.

L’alimentazione

A parte l’uso di alimenti corretti e appositi per i cani in crescita, vi sono alcune norme che riguardano il pasto del cucciolo che è importante seguire fin da subito:

  • I cuccioli mangiano frequentemente, 3-4 volte al giorno, ma questo non significa che debbano avere il cibo sempre a disposizione.
  • Date il cibo a orari regolari, lasciate la ciotola per 15 minuti e poi ritiratela, anche se il cane non ha mangiato tutta la razione. Eventualmente, in caso di cani molto piccoli, anticipate l’ora del pasto successivo ma non lasciate il cibo a disposizione per ore.
  • Evitate di dare il cibo al cucciolo mentre mangiate voi o subito prima: distanziate di almeno un’ora il pasto del cane dal vostro se deve mangiare prima, oppure date il pasto subito dopo il pasto della famiglia.
  • Non date bocconcini dalla tavola per nessuna ragione.
  • Non guardate il cane mentre mangia, lasciate la ciotola e allontanatevi.
  • Evitate di appoggiare la ciotola mentre il cane vi sta saltando addosso. Deve rimanere tranquillo fino a quando la ciotola non è a terra. Se si agita troppo aspettate qualche minuto fingendo di nulla. L’ideale è che il cucciolo impari a sedersi per avere la ciotola del cibo.

Le prime notti

Le prime notti nella nuova casa potrebbero creare qualche disagio. L’importante è dare al cucciolo i messaggi giusti in modo che si adatti velocemente al nuovo ambiente e ai ritmi della famiglia.
La cosa migliore è fare in modo che abbia un suo spazio, magari un angolo della stanza che avrete delimitato con dei pannelli per cuccioli, reperibili facilmente nei negozi per animali (sono dei pannelli di rete metallica che servono a delimitare delle aree ristrette), oppure ricavato in un angolo fra il muro e un mobile e separato da un cancelletto per bambini. La cesta deve essere confortevole e “contenitiva”. Spesso le prime notti è utile mettere un cartone rovesciato perché avere una sorta di tana dà sicurezza al cagnolino.  Se possibile, nella cesta mettete un poco di materiale preso dalla lettiera della cucciolata.

Sia che decidiate di tenere il cucciolo nella camera con voi ( le prime notti lo fa sentire più sicuro), sia che lo lasciate in un’altra stanza, è importante che gli facciate sentire la vostra presenza rassicurante carezzandolo ogni tanto. Allo stesso tempo però dovete evitare di dargli attenzione se guaisce. Se andate a consolarlo mentre abbaia o guaisce imparerà a farlo proprio per attirare la vostra attenzione e passerete la notte in bianco per molto tempo. Se invece fin dal primo giorno starete ben attenti a non coccolarlo quando piange ma solo quando è tranquillo capirà che la maniera migliore per avere le vostre attenzioni e rimanersene quieto a riposare.

Inoltre è buona norma abituare il cucciolo a stare un po’ per conto proprio fin dal primo momento in cui arriva a casa. Se viene fatto oggetto di attenzioni per tutto il giorno come potrà rimanere tranquillo la notte? È bene quindi ignorarlo una mezz’oretta ogni tanto, fare come se non ci fosse. Dargli qualcosa da mordicchiare e uscire ogni tanto dalla stanza è un ottimo “allenamento” per un cucciolo a non diventare troppo dipendente dalla continua attenzione del padrone.

Un altro aiuto può essere costituito dall’ADAPTIL una sostanza che si diffonde nell’aria da un erogatore che viene attaccato alla presa di corrente e che è la riproduzione di una sostanza che mamma cagna produce per rendere i cuccioli tranquilli e appagati dopo la poppata.  Questo prodotto contribuisce a far sentire il cucciolo appagato e tranquillo nel nuovo ambiente; è facilmente reperibile dal veterinario o in farmacia.

Educare il cucciolo a sporcare nel posto giusto

L’età in cui più comunemente un cucciolo viene adottato è otto-dieci settimane e a questa età le sue necessità di sporcare sono molto frequenti. Non ci si può aspettare di non avere “incidenti” in casa quando un cucciolo è così piccolo, ma è importante cominciare da subito una corretta educazione in modo che, mano a mano che cresce, acquisisca la capacità di sporcare nel luogo giusto.
Ci sono alcuni suggerimenti semplici che possono aiutare il cucciolo a capire che deve sporcare fuori:

  • Portarlo all’esterno dopo ogni pasto, ogni pisolino e dopo che ha giocato. Lasciargli una relativa libertà di movimento all’interno della zona che avete scelto (il giardino o fuori casa in generale) gli consentirà di allontanarsi un poco da voi e annusare per trovare l’angolino preferito. A questo scopo si può usare un guinzaglio allungabile.
  • Quando avrà sporcato premiatelo con un “bravo”. Fate attenzione a non dire “bravo” con voce eccitata appena inizia a sporcare, potreste interromperlo. Fatelo invece appena ha finito. Ricordate che le deiezioni vanno sempre raccolte quando vengono emesse per strada o ai giardinetti. È buona norma raccoglierle subito anche nel proprio giardino in modo da prevenire eventuali infestazioni parassitarie del terreno (oltre che sgradevoli sorprese sotto le scarpe).
  • Quando il cucciolo ha appena sporcato fuori può avere libero accesso alla casa, ma sempre sotto la supervisione di una persona. Negli altri periodi sarà bene tenerlo in un posto piccolo, soprattutto se è passato molto tempo dall’ultima volta che ha sporcato o se ha appena mangiato o giocato.
  • Preparate un’area delimitata (da un cancelletto per bambini, da un recinto per cuccioli, da due mobili e un asse o una grata…) per le prime settimane di permanenza in casa. In quest’area ponete la cesta dove il cucciolo dorme, la ciotola del cibo e quella dell’acqua e un giornale dove, in caso di emergenza, potrà sporcare. Nei periodi più a rischio ( dopo i pasti e i giochi se non è possibile uscire subito), quando riposa e durante la notte il cucciolo dovrebbe stare in quest’area ristretta. In questo modo, se deve sporcare, lo farà sul giornale e non in giro per casa.
  • Se il cucciolo sporca in casa pulite accuratamente usando un disinfettante organico (non usate né ammoniaca né candeggina). Subito dopo asciugate e strofinate con alcool a 95 gradi. In questo modo è meno probabile che rimangano tracce di feci o urine che potrebbero stimolare il cane a sporcare ancora nello stesso posto.
  • Non punite il cucciolo se ha sporcato in casa, a meno che non lo cogliate sul fatto. Le punizioni “a posteriori” non servono a nulla tranne che a spaventare il cane
  • Non punitelo fisicamente e soprattutto non mettetegli il muso nell’urina
  • Se cogliete il cucciolo sul fatto dite un “no!” secco. Se possibile ( perché ha appena iniziato) prendetelo in braccio avvolto in un asciugamano e portatelo fuori.
  • Fate molta attenzione a NON PUNIRE UN CUCCIOLO, NEPPURE CON UNA SEMPLICE SGRIDATA, SE ANCORA NON AVETE AVUTO L’OCCASIONE DI PREMIARLO PERCHE’ HA SPORCATO NEL POSTO GIUSTO. Il primo apprendimento che deve acquisire è dove sporcare e non dove non farlo. Il rischio è che, se lo punite, capisca che non deve sporcare davanti a voi. In questo modo potreste trovarvi nella situazione di un cucciolo che non sporca in passeggiata perché ha paura di essere punito e aspetta di arrivare a casa e sporcare mentre voi non lo guardate.
  • Cercate di prevenire gli incidenti non lasciando mai il cucciolo incustodito e libero di girare per casa. Quando non potete controllarlo lasciatelo nella sua zona ristretta. Se notate segni che esprimono la necessità di sporcare (annusa per terra e gira in tondo) prendetelo subito in braccio e portatelo fuori.
  • Evitate l’uso di pannoloni per cani: il vostro cucciolo potrebbe sviluppare una preferenza per quel tipo di substrato e poi sporcare sui vostri tappeti. Usate il giornale solo dentro lo spazio ristretto e non cospargete la casa di giornali: è importante che il cucciolo capisca da subito che la casa NON E’ il posto dove si sporca.

Il cucciolo distruttore: come salvare i mobili dalle sue mandibole

Il cucciolo ha bisogno di mordicchiare, è un comportamento normale e una necessità fisica e comportamentale. Per evitare che prenda di mira i mobili o che si impossessi di oggetti che potrebbero risultare pericolosi occorre proporgli le cose adatte e dissuaderlo dal volgere la sua attenzione e le sue mandibole ad altro.
Ci sono in commercio innumerevoli oggetti adatti ad essere morsicati: giochini in gomma, ossa finte, strisce, trecce…Per fare in modo che il cane rivolga la sua attenzione a questi oggetti e non ad altro occorre renderglieli interessanti e alternare spesso il tipo di oggetti, per forma e consistenza.
È un’ottima idea tenere una scatola dei giochi che non sia a disposizione del cucciolo in modo da avere sempre sottomano qualcosa che, dal suo punto di vista, sia prezioso e interessante e soprattutto sia del padrone. I cani sono particolarmente interessati a ciò che non possono avere facilmente e che non è a loro completa disposizione (come noi, del resto) e la scatola dei giochi costituisce sempre un oggetto “magico”, un po’ come il barattolo dei biscotti nello scaffale in alto di quando eravamo bambini.
Lasciate un paio di oggetti (un gioco e un oggetto da mordere) a disposizione del cucciolo, alternandoli tutti i giorni con altri sempre diversi (ritirate quelli del giorno precedente e mettetene a disposizione altri due).
Se il cucciolo comincia a mordicchiare un mobile dite un “NO!” secco, chiamatelo a voi e poi dategli qualcos’altro da mordere, magari tolto dalla magica scatola dei giochi.

Dovete fare molta attenzione a non indurlo a smettere di mordere il mobile proponendogli un’altra cosa: potrebbe capire che viene premiato per quel che sta facendo ed ovviamente questa è l’ultima cosa al mondo che vogliamo. La procedura giusta è interromperlo con un “NO” e poi chiedergli di fare qualcosa per noi (semplicemente venire al nostro richiamo o, se il cucciolo lo ha già imparato, sedersi) prima di dargli un altro oggetto da mordicchiare. In questo modo il cucciolo potrà fare chiaramente la differenza fra ciò che può e ciò che non può mordere.
Per dissuadere il cucciolo dal mordicchiare i mobili si può anche usare questo sistema:

  1. procuratevi una pomata antireumatica, di quelle con un odore molto intenso e pungente
  2. mettete una piccolissima quantità (quasi invisibile) di questo prodotto sul naso del cane. Questo provocherà una reazione di disgusto e di fastidio
  3. mettete una piccolissima quantità dello stesso prodotto sul mobile a rischio

in questo modo l’odore fungerà da deterrente e, soprattutto se il cane ha alternative (cioè oggetti da mordere che gli avete messo a disposizione voi), smetterà di mordere il mobile.

Il gioco

Il gioco, oltre che un divertimento e uno sfogo di energie, è anche una maniera di educare i nostri cani e di imparare a comunicare con loro.
Il gioco costituisce una “palestra di vita “ per i cuccioli e un modo di esprimere in maniera innocua comportamenti innati come per esempio cacciare.
Attraverso il gioco il legame con il padrone si forma e si fortifica: un padrone che gioca con il suo cane è un padrone amato e interessante, che dal punto di vista del cane vale la pena di seguire e di ascoltare anche fuori dal contesto di gioco.
Attraverso il gioco i cuccioli imparano le regole dello stare insieme e imparano a riconoscere per la prima volta i propri limiti e le proprie capacità. Attraverso gli insegnamenti che vengono da mamma cagna e l’interazione giocosa  con i fratelli i cuccioli imparano a controllarsi dapprima nel gioco e poi nella vita in generale. Per questo esistono alcune regole che i padroni devono conoscere e applicare per evitare di crescere un cane che non sa controllarsi .

Ecco alcuni consigli pratici per giocare con i cani:

  • Ignorare sempre un cane che salta addosso, gratta le gambe e mordicchia per incitare al gioco. Attendere che abbia smesso di chiedere per poi richiamarlo e proporre un gioco. Ignorare significa fare come se il cane non ci fosse. Gli strilli e le sgridate, se lo scopo è ottenere l’attenzione del padrone e giocare, possono essere addirittura dei premi e quindi bisogna evitare di reagire cercando di scacciarlo nervosamente o sgridandolo, perché il più delle volte si ottiene l’effetto contrario.
  • NON ABITUARE IL CANE A GIOCARE DIRETTAMENTE CON LE MANI, USARE SEMPRE DEGLI OGGETTI
  • Se si gioca a tira-e-molla è bene usare oggetti appositi come tirelli e trecce che si trovano nei negozi per animali. È importante che il cane abbia chiaro in testa che non può cominciare il gioco quando vuole (altrimenti comincerà a tirare calze, pantaloni, tovaglie, tende…) ma deve chiedere per favore (sedersi quando il padrone lo chiede) e aspettare che il padrone inizi il gioco. Allo stesso modo il padrone decide quando finire il gioco. Per interrompere un tira-e-molla  bisogna fare in modo che il cane apra spontaneamente la bocca e contemporaneamente dire “ dammi”. Basta mettergli un bocconcino di buon cibo sotto il naso mentre sta tirando. Quando sta aprendo la bocca dire “dammi” e, appena lascia l’oggetto, dare il bocconcino-premio. In questo modo il cane capirà che “dammi” significa “lasciami l’oggetto e verrai premiato”. Dopo un po’ di volte non sarà necessario premiarlo con il bocconcino tutte le volte che lascia il tirello o la treccia, sarà sufficiente dire “dammi”.
  • Se si gioca con la palla è buona norma avere 2 palle identiche. Iniziare il gioco tirando una palla al cane e se non la riporta o non vuole lasciarla non inseguirlo per riaverla ma mostrargli la seconda palla e fare l’atto di lanciarla. Di fronte alla prospettiva di rincorrere la seconda palla la maggior parte dei cuccioli lascerà immediatamente la prima. Se così non fosse aspettate comunque che lasci spontaneamente la prima palla prima di tirare la seconda. Cercate di capire quando il cane si dimostra un po’ meno entusiasta del gioco in modo da essere sempre voi (e non lui) a interrompere.
  • Il cane può essere stimolato ad “usare il naso” facendogli piste di croccantini in casa o in giardino. Indirizzandolo verso il primo croccantino dovrebbe poi attivarsi e cercare gli altri che avrete nascosto in posti sempre più difficili mano a mano che il cane diventa esperto in questo tipo di gioco.

Bisogna sempre ricordare che i cuccioli hanno molto più bisogno di giocare e di mordicchiare e quindi devono avere molti giochi da fare da soli oltre che con il padrone e molti oggetti da mordere. I giochi e gli oggetti da mordere, per consistenza forma e colore, vanno alternati in maniera che risultino sempre interessanti.

Abituare il cucciolo ad essere manipolato, spazzolato, visitato

Moltissimi cani non si lasciano toccare volentieri, soprattutto in alcune zone del loro corpo, e questo può essere un problema sia perché non si riesce a tenerli puliti sia perché diventa difficile farli visitare dal veterinario e curarli quando sono malati.
Ogni toelettatura per questi cani è un vero e proprio trauma, per non parlare delle visite veterinarie.
Per evitare problemi nel futuro è buona norma abituare i cuccioli ad essere manipolati in maniera piacevole in ogni parte del corpo.

Per far questo basta munirsi di qualche succulento bocconcino e cominciare a toccare il cane nelle zone più “facili”, cioè i fianchi e il collo. Dopo qualche carezza premiare il cane con il bocconcino. Mano a mano occorrerà spostarsi e carezzare le orecchie, la coda, le zampe in tutta la loro lunghezza. A intervalli regolari andrà dato un premio.
Gradualmente si potrà passare ad aprire la bocca, tenerla aperta per qualche secondo e poi infilarci dentro un buon bocconcino prelibato.
Allo stesso modo si solleverà la coda e poi si premierà il cucciolo.
Poi si dovrà passare a sollevare le orecchie e strofinare con dolcezza per pochi secondi un panno o un tamponcino al loro interno. Anche in questo caso il cane verrà premiato immediatamente dopo. La stessa cosa si dovrà fare intorno agli occhi, altra zona “a rischio” soprattutto per i cani a pelo lungo.

Introdurre fin dai primi giorni l’uso di una morbida spazzola e spazzolare per 1 o 2 minuti, poi premiare il cane.
Facendo queste operazioni si insegna al cucciolo che ogni manovra fatta sul suo corpo, sia con le mani nude che con “attrezzi” (spazzole, tamponcini di cotone…) porta a un esito positivo (il premio). I cuccioli così abituati saranno molto più facili da gestire per il resto della vita.

Collare e guinzaglio

È buona norma che il cucciolo porti un morbido e leggero collarino fin dai primi giorni. Molti padroni sono preoccupati che si possa impigliare o che rovini il pelo ma l’utilità di abituare il cane al collare dovrebbe far superare ogni titubanza.
Dovrebbe essere di nylon, di stoffa o di morbidissima pelle e andrebbe stretto in modo da non creare fastidi di alcun genere e non impigliarsi o sfilarsi facilmente (tra collare e collo dovrebbe passare un dito).

La prima volta che il cucciolo mette il collare ne sarà senz’altro infastidito e quindi procedete gradualmente, lasciandolo per pochi minuti mentre gioca o mangia. In seguito si potrà aumentare il  lasso di tempo in cui viene indossato fino a lasciarlo per tutta la giornata.

La stessa gradualità va usata col guinzaglio; ecco la procedura più semplice da seguire quando si vuole insegnare a un cucciolo a seguire al guinzaglio:

  • Cominciare a lasciare il guinzaglio attaccato al collare ma senza impugnarlo.
  • Fare in modo che il cucciolo impari a star vicino a noi mentre il guinzaglio “penzola” dal suo collare, anche solo per pochi secondi. Per far questo basta tenere in mano un giochino o un bocconcino e stare leggermente chinati. Se il cucciolo salta addosso ritirare il premio, se segue senza saltare addosso anche per pochi secondi premiarlo.
  • Dopo che ha imparato a seguire in casa per brevi tratti impugnare il guinzaglio e farsi seguire sempre proponendo un premio. Gradualmente passare dalla posizione chinata verso di lui alla posizione eretta.
  • Se il cucciolo si blocca quando il guinzaglio si tende, chiamarlo con dolcezza e premiarlo se si avvicina al nostro fianco.
  • Progressivamente applicare il guinzaglio all’esterno, partendo dai luoghi più familiari (giardino, pianerottolo, strada davanti a casa).
  • Per evitare che impari a tirare insegnargli che si può procedere in avanti solo se il guinzaglio non è teso. Non appena entra in tensione fermarsi e attendere che il cane si avvicini e il guinzaglio sia lasco prima di procedere oltre.
  • Non tirate con forza il guinzaglio se il cucciolo va troppo in avanti o si blocca indietro. Date solo dei leggeri strattoncini ripetuti, molto delicatamente. Se il cucciolo si avvicina a voi procedete, in caso contrario accucciatevi e richiamatelo, senza innervosirvi.

Naturalmente occorre portare fuori il cane fin primi giorni, quando arriva nella sua nuova famiglia, e quindi non si può aspettare che impari a seguire. Per questo è consigliabile l’uso dei guinzagli estensibili che consentono libertà di movimento e controllo allo stesso tempo. Occorre usare buon senso perché questi guinzagli se lasciati allungare troppo si impigliano alle gambe o negli alberi creando scompiglio.  Inoltre il cane potrebbe allontanarsi troppo e incorrere in pericoli.

Le prime passeggiate

È molto importante che il cucciolo si abitui fin dai primi giorni a vedere molte persone diverse, altri cani e fare diverse esperienze. Bisogna però usare buon senso perché esperienze troppo intense potrebbero spaventarlo: occorre essere graduali e rispettare i tempi e le attitudini del cucciolo.
In generale è bene che i cani vengano lasciati liberi di interagire e non bisogna spaventarsi se qualche soggetto adulto ringhia a un cucciolo troppo petulante. L’educazione impartita ai cuccioli da soggetti adulti della stessa specie contribuisce alla crescita armoniosa e all’adattamento per la vita futura.
Non esiste una “formula magica” per accertarsi che i cani del giardinetto che frequentiamo non costituiranno un pericolo per il nostro cucciolo e che quindi possiamo lasciarlo libero di frequentarli liberamente. In generale i pericoli di tenerlo isolato dagli altri cani (per proteggerlo) sono infinitamente maggiori di quelli insiti nel rischio di lasciarlo interagire. Difficilmente un cane adulto ed equilibrato andrà oltre l’avvertimento se un cucciolo si fa troppo invadente. Le sue reazioni serviranno al cucciolo per capire come ci si rapporta col prossimo (canino) e quindi favoriranno la possibilità che diventi un cane normale e socievole con i suoi simili.
Le passeggiate devono anche servire ad abituare i cuccioli ai rumori del traffico, ai bambini, a persone vestite in modo diverso e che si muovono in modo diverso.
In sostanza i cuccioli dovrebbero essere messi in contatto il prima possibile e il più regolarmente possibile con tutti gli stimoli, sociali e ambientali, che potrebbero incontrare da adulti.

…Infine ricordate :

  • Bisogna premiare il cucciolo quando si comporta bene, più che punirlo quando si comporta male
  • Ogni volta che il vostro cucciolo mette in atto un comportamento sgradito pensate sempre a cosa lo ha motivato ad agire così e qual è lo scopo che il cucciolo vuole ottenere. In questo modo potrete decidere di non premiare quel comportamento e avrete la possibilità di prevenire che si ripresenti in futuro. Per esempio se vi mordicchia per giocare ignoratelo: il suo scopo era ottenere la vostra attenzione e quindi ignorandolo gli avrete detto chiaramente che non è così che si ottiene. Preverrete il problema per il futuro perché se un comportamento non ottiene il risultato per cui è stato messo in atto diverrà sempre meno frequente: chi mai spenderebbe energie per non ottenere nulla?
  • Le punizioni fisiche, la maggior parte delle volte, sono pericolose e inefficaci: evitatele
  • Ignorate i comportamenti sgraditi, essere ignorati è già una punizione per i cani.
  • Non permettete al cucciolo di montarvi, anche se la cosa vi sembra divertente.
  • Scegliete voi il posto dove il cane deve dormire o riposare. Questo posto deve essere tranquillo e lontano dai luoghi di passaggio (porte, corridoi)
  • Fate in modo che non salga su divani e poltrone senza permesso.
  • Decidete gli orari dei pasti in modo che non corrispondano a quelli del vostro pasto: è meglio che il cucciolo mangi lontano dai pasti dei padroni, oppure dopo che i padroni hanno mangiato.
  • Non lasciate la ciotola del cibo a disposizione ma toglietela dopo 15 minuti, anche se il cucciolo non ha mangiato tutto.
  • Non guardate il cane mentre mangia.
  • Non date bocconcini dal tavolo.
  • Siate coerenti nei vostri comportamenti: se vi lasciate saltare addosso quando siete in abbigliamento sportivo non potrete pretendere che il cucciolo non vi salti addosso quando siete vestiti bene
  • Se il cucciolo dimostra di aver paura di qualcosa o qualcuno non forzatelo al contatto né cercate di calmarlo carezzandolo: la migliore dimostrazione che non c’è da temere viene dal comportarsi come nulla fosse. Siate cauti e graduali nel proporre stimoli nuovi e date al vostro cane la possibilità di adattarsi senza traumi.

Dr.ssa Lorella Notari Lorella.notari.vet@gmail.com www.etostudio.it

Letture consigliate.

Dal canile a casa vostra: prevenire ed affrontare i problemi di comportamento dei cani del canile. Lorella Notari

Adottare un cane dal canile è una scelta importante che può segnare l’inizio di una bellissima esperienza, ma è anche una scelta che richiede consapevolezza e ponderazione per evitare di far soffrire di nuovo chi ha già tanto sofferto. Tante sono le domande che ci si pone quando si decide di adottare un cane da un canile: Come faccio a capire se il cane che vorrei adottare si adatterà alla mia famiglia e al mio stile di vita? Meglio adottare un cane adulto o un cucciolo? Meglio un maschio o una femmina? Meglio grande o piccolo? Ho un bambino piccolo, non sarà rischioso prendere un cane dal canile? Il libro cerca di dare gli strumenti per rispondere a queste e tante altre domande e fare una scelta consapevole per evitare l’insorgenza di problemi che possono costringere i proprietari, come purtroppo spesso accade, a riportare il cane al canile. Da queste pagine è possibile ricavare gli strumenti per prevenire e affrontare le difficoltà di inserimento di un cane da canile nella famiglia: lo scopo è favorire una convivenza sana e felice, come è giusto e naturale che sia.

Potete trovare il libro nelle librerie Feltrinelli o su www.amazon.it

Si fa presto a dire BAU – Lorella Notari

L’abbaio ininterrotto ed eccessivo è una fra le criticità più frequenti nel rapporto cane-padrone ed è sempre indicatore di un disagio. Il nucleo del problema si rivela spesso la mancanza di una corretta comprensione delle esigenze dell’animale da parte dei proprietari, perché se è vero che i cani sono i migliori amici dell’uomo, la loro visione del mondo è necessariamente diversa dalla nostra. Sulla base di casi reali, il libro mostra come può cambiare la vita dei nostri beniamini se la guardiamo attraverso i loro occhi: la terapeuta interpreta infatti la quotidianità nell’ottica dell’animale spiegando così le difficoltà del rapporto con il proprio cane e suggerendo come correggere i comportamenti inadatti. Quasi sempre è sufficiente creare ambienti domestici congeniali alle esigenze di Fido, senza trascurare l’importanza delle passeggiate all’esterno e dei momenti di gioco. Una sezione è dedicata ai training tips (esercizi e giochi) utili a favorire l’autocontrollo del cane con esercizi a difficoltà graduali e semplici stratagemmi.

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