Domande Frequenti sui gatti

quando un gatto va tosato?Quando un gatto va tosato?

La tosatura completa di un gatto è sconsigliabile tranne in caso di numerosi
nodi nel pelo o per una dermatomicosi molto grave.

Entrambi questi casi sono tipici dei gatti a pelo lungo (soprattutto se escono anche all’esterno).
La tosatura, quando necessaria, va fatta in anestesia o in sedazione in quanto per il gatto risulta molto fastidiosa.

Una tosatura parziale è indicata per ragioni igieniche nei soggetti a pelo lungo che vivono all’aperto durante la stagione estiva. Infatti i gatti a pelo corto sono meno soggetti a raccogliere sporco, parassiti ecc.

 

 

 

perchè il gatto rifiuta il ciboA volte il nostro micio si avvicina alla ciotola del cibo di cui normalmente si nutre, la annusa e quindi se ne allontana con fare altezzoso.

A che cosa sarà mai dovuto un simile comportamento?

Il nostro tesoro potrebbe essere indisposto o nel periodo di accoppiamento (per i gatti non sterilizzati) oppure il cibo potrebbe nel frattempo essersi avariato, soprattutto per le confezioni che restano aperte per lungo tempo. Tuttavia, se tutti questi fattori sono da escludersi, si tratterà con tutta probabilità di un problema comportamentale.

Infatti, essendo le prede naturali del nostro felino allo stato selvatico molto piccole (uccellini, topi ecc.) i gatti domestici potrebbero pretendere dal loro partner umano tanti piccoli pasti nel corso della giornata e, se questo non avviene, il rifiuto del cibo può diventare una specie di protesta.

In genere i gatti sono abitudinari quindi, nel caso venga loro cambiata la dieta, con il rifiuto del cibo potrebbero esprimere il loro disappunto; esiste tuttavia anche la possibilità contraria: micio si stanca della solita dieta e ci sollecita a variarla (ma questo è un caso più raro anche se sarebbe di certo meglio adatto a ogni situazione. Infatti, se micio dovesse cambiare casa per qualche motivo, gli sarebbe più semplice adattarsi a un cambio di dieta).

 

 

cosa fare quando un gattino ha vomito e diarreaMi è stato chiesto perché un gattino di tre mesi presenti diarrea e vomito quasi tutti i giorni.

Potrebbe trattarsi di allergie alimentari che insorgono a volte con un drastico cambiamento di dieta. Se i suddetti sintomi fossero accompagnati da febbre, si potrebbe trattare di una gastroenterite da parvovirosi. Quando poi fossero presenti pure abbondante salivazione, lacrimazione, contrazioni muscolari, movimenti scoordinati, difficoltà respiratorie e restringimento pupillare, è quasi certo che si tratti di avvelenamento da antiparassitari.

Se oltre al vomito si notano addome gonfio e alito agliaceo, potrebbe trattarsi di parassiti denominai ascaridi.

Il vomito associato a febbre, abbattimento e mancanza di appetito potrebbe essere un sintomo di diverse malattie infettive come epatite o altre.

Associato a diarrea con sangue potrebbe indicare una qualche forma di avvelenamento.

Infine, se il vomito si manifesta dopo i pasti (o anche qualche ora dopo a stomaco vuoto), si potrebbe trattare di gastrite (grave se nel vomito fosse presente anche sangue).

Meglio quindi una visita urgente dal veterinario di fiducia per evitare complicazioni anche gravi che nei cuccioli possono diventare letali.

 

 

come si analizzano le feci del Mi è stato chiesto come conservare le feci di un gatto per far eseguire al veterinario un esame parassitologico.

Le feci vanno conservate negli appositi contenitori (gli stessi che si usano per gli umani) ben sigillati e in frigorifero o sul davanzale di una finestra se in periodo invernale.

Occorre tener presente che l’analisi va effettuata non oltre le 24 ore dalla produzione delle feci.

 

Mi è stato chiesto se è vero che i gatti preferiscono le donne agli uomini.

i gatti preferiscono le donneMolto spesso si riscontrano queste preferenze nei gatti domestici e gli scienziati che hanno studiato il comportamento dei mici riconducono questa predilezione a due fattori.

Il primo riguarda la tonalità della voce umana: quella delle femmine è più acuta e assomiglia maggiormente a quella di un gatto che quindi la preferisce alla voce dei maschi.

Posto tuttavia che un gatto preferisce una donna anche prima di aver udito le voci di maschi e femmine, le cause sono state identificate come segue:

  • Potrebbe darsi il caso che il gatto esaminato abbia avuto esperienze negative con un uomo (maltrattamenti, ferite ecc.)
  • La maggior parte dei veterinari è di sesso maschile e quindi il gatto associa le sue sofferenze (leggi cure come iniezioni, anestesia e operazioni chirurgiche, somministrazioni forzate di medicinali ecc.) a un essere umano di sesso maschile (quindi odore, tipo di passi, voce ecc.).

Ricordiamoci sempre che il gatto possiede un’ottima memoria, indispensabile per la salvaguardia della sua incolumità.

 

 

Mi è stato chiesto il motivo o i motivi per cui un gatto respira a bocca aperta.

gatto che respira a bocca apertaQuando un gatto è agitato (chiuso nel trasportino in auto) o accaldato a causa delle temperature elevate, è normale che respiri con la bocca leggermente socchiusa.

Se invece questa situazione si verifica in condizioni ambientali normali e in situazioni abituali, allora qualcosa non va: potrebbe dipendere da problemi respiratori, cardiocircolatori o da qualche colica intestinale in atto.

Meglio, quindi, una visita urgente dal veterinario di fiducia.

 

È vero che il gatto sa amministrare correttamente la sua dieta scegliendo solo gli alimenti che gli fanno bene?

il gatto sa cosa deve mangiarePurtroppo no.

Ogni gatto ha un proprio gusto personale che lo spinge a disdegnare il cibo preparato amorevolmente in casa per scegliere di nutrirsi solo di cibi industriali (umidi o in crocchette) o, al contrario preferire solo cibi cucinati appositamente per lui e che rischiano di essere carenti di qualche elemento indispensabile per una buona salute.

Un caso tipico è quello del latte vaccino. Molti mici ne vanno matti ma spesso non lo sopportano, eliminandolo attraverso vomito o diarrea.

Quindi?

Scegliere una buona marca di cibo industriale, che conterrà tutti i nutrienti necessari per la buona salute del nostro beniamino e cercare di convincere quest’ultimo a cibarsene è senz’altro un’opzione valida.

 

Mi è stato chiesto se è necessario tagliare gli artigli ai gatti.

è necessario tagliare gli artigli ai gatti

Dipende.

Gatti giovani molto attivi, sia che risiedano solo in casa o che entrino ed escano, non hanno una simile necessità, soprattutto se hanno la possibilità di utilizzare tiragraffi naturali e non.

Nei gatti anziani invece, soprattutto se costantemente in casa e quindi non stimolati ad affilarsi gli artigli, spesso questi ultimi crescono tanto da ricurvarsi su sé stessi e infilarsi nella carne. Questo provoca in micio molto dolore nella deambulazione che risulterà lievemente zoppicante.

A questo punto è necessaria una visita dal veterinario che provvederà al taglio degli artigli e, soprattutto, a insegnarci la tecnica per provvedervi personalmente in futuro.

 

Ai gatti piace essere accarezzati?

come accarezzare un gattoIl gatto domestico ama essere accarezzato dai suoi umani, ma non dappertutto.

Le coccole più gradite sono le grattatine sulle guance, sotto il mento, il collo e i fianchi, parti che micio sfrega volentieri sui suoi umani e anche su molti oggetti presenti nella sua abitazione (tra l’altro guance, mento e fianchi sono dispensatori di feromoni che le nostre mani distribuiscono così su tutto il corpo del nostro beniamino).

La base della coda è invece un punto poco gradito, come pure l’addome, quest’ultimo forse perché è molto vulnerabile.

Esistono tuttavia gatti molto accondiscendenti che non hanno obiezioni a farsi accarezzare la pancia e questo, credetemi, è un atto di completa fiducia in noi umani.

Tuttavia… non insistete ad accarezzare micio quando questi dimostri i primi segni di insofferenza come battito della coda, tensione in tutto il corpo, orecchie distese all’indietro e magari vocalizzi ammonitori; se per caso insistete, potrebbe farvelo comprendere, in modo poco amichevole, con graffi e morsi.

 

Cos’è l’ailurofobia?

ailurofobiaL’ailurofobia è il termine tecnico per designare la paura dei gatti da parte degli esseri umani, paura che appare spesso fin dalla più tenera età.

Gli etologi hanno supposto che tale paura nasca quando un bimbo, attratto dalla morbidezza e dal fascino di un micetto, lo prenda in braccio e lo stringa a sé per un moto di affetto. Ma, si sa, i gatti non amano essere costretti e, supponendo che il piccolo umano stringa troppo forte micio, quest’ultimo si difenderà estraendo le unghie che, anche nei giovani felini, sono particolarmente affilate. A questo punto, se simili situazioni si verificano più volte, il bambino potrebbe sviluppare una certa diffidenza/paura nei confronti dei gatti.

Un’altra causa che può suscitare l’ailurofobia in un bimbo è il ricordo della sua mamma che, quando il gatto di casa si accomoda nella culla per dormire accanto a un essere morbido e caldo, caccia l’intruso urlando per il timore che esso possa soffocare il piccolo (cosa impossibile perché nessun gatto riesce a dormire o a rilassarsi sul corpo di un bimbo che si dimena perché sta soffocando).

Un’abitudine dei gatti di saltare in modo imprevedibile sulle ginocchia di un umano seduto può causare una reazione avversa in quest’ultimo. D’altra parte, un essere umano con il terrore per i gatti se ne sta seduto immobile temendo contatti che regolarmente avvengono perché per micio un grembo statico è il massimo su cui addormentarsi.

 

sangue nell'urina del gattoMi è stato chiesto perché un gatto presenta tracce di sangue nell’urina.

Questo sintomo può essere provocato da:

  • Calcoli nella vescica o nell’uretra (nei maschi possono essere molto pericolosi perché essi, presentando un’uretra molto più stretta e corta delle femmine, sono maggiormente predisposti al tappo uretrale che, se non diagnosticato tempestivamente, può metterli anche in pericolo di vita)
  • Infiammazioni della vescica o dell’uretra (sembra strano, ma questo problema, che in genere è provocato da batteri, potrebbe dipendere anche da stress. I batteri infettano l’uretra quando essa è in contatto con la lettiera e con tutti i posti, soprattutto esterni, in cui micio si accuccia).
  • Infiammazioni della prostata (ghiandola dell’apparato urogenitale maschile) ovviamente solo nei gatti maschi
  • Forme tumorali dell’apparato urinario
  • Alterazione dei processi coagulativi del sangue (che possono rendere il corpo del gatto più sensibile ad emorragie o piccoli sanguinamenti).

Il sangue può essere presente da solo o associato a minzioni dolorose e difficoltose.

La presenza di tracce di sangue delle urine può essere il sintomo di un problema anche molto grave, che deve essere sempre valutato ed esaminato dal veterinario di fiducia.

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perchè il gatto mangia in altoMi è stato chiesto perché i gatti prediligono mangiare in posti sopraelevati e anche per quale motivo a volte vomitano il cibo intero (sia croccantini che cibo umido).

Alla prima domanda posso rispondere che i gatti in alto si sentono più sicuri, anche se l’ambiente domestico non presenta gli stessi problemi di un ambiente naturale. Tuttavia, in casa potrebbero esserci altri gatti ai quali il nostro micio non vuole assolutamente permettere di avvicinarsi alla loro ciotola. Si tratta sicuramente di un comportamento ancestrale: infatti, i loro cugini leopardi portano sugli alberi la preda per mangiarsela in santa pace.

Sulla questione vomito, di solito capita con cibo molto appetibile: il nostro beniamino lo mangia avidamente, evitando di masticarlo. I pezzi interi, soprattutto se abbondanti, possono quindi provocare il vomito.

Una soluzione potrebbe essere di offrire a micio più spuntini al giorno per evitare di farlo arrivare all’ora della pappa affamato.

Anche proporgli crocchette di formato più grosso è un incentivo alla masticazione che nei gatti è abbastanza inconsueta e va quindi stimolata.

Tutto questo ovviamente se il vomito non deriva da patologie in corso: se, infatti, la cosa si ripete frequentemente, meglio una visita dal veterinario di fiducia.

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come si misura la febbre nel gattoMi è stato chiesto qual è la temperatura normale per un gatto ed eventualmente come si misura.

Un gatto adulto in buona salute presenta una temperatura dai 37,5 ai 38,5 gradi centigradi. Nei cuccioli invece è leggermente superiore.

Occorre anche considerare che la temperatura si alza dopo i pasti o dopo un’intensa attività fisica. È più elevata anche in caso di temperature ambientali alte e negli stati di agitazione (come ad esempio quanto il nostro tesoro si trova nell’ambulatorio del suo nemico veterinario!).

Nelle gatte la temperatura si abbassa fino a 36 – 37 gradi centigradi immediatamente prima del parto.

La misurazione avviene per via rettale con un termometro pediatrico che dovrà essere lubrificato con olio di vaselina e quindi introdotto nell’ano tenendo la coda di micio sollevata. Bastano un paio di minuti per avere la corretta lettura.

Ovviamente questa metodica non è molto apprezzata dal nostro beniamino, quindi sarà meglio chiedere un aiuto per trattenere le sue reazioni.

Spesso, quando c’è febbre, il gatto presenta anche le orecchie molto calde e il tartufo secco e caldo, ma queste due condizioni da sole non significano sempre che la temperatura è più elevata del normale.

cibo casalingo o industriale per i gattiMi è stato chiesto se è meglio alimentare il proprio gatto con cibi industriali o con preparazioni culinarie nostre.

Le preparazioni specifiche per gatti (cibi umidi o crocchette) sono più indicati perché contengono tutte le vitamine, proteine e sali minerali di cui il nostro gatto necessita. Inoltre, sono igieniche per i trattamenti ad alte temperature che subiscono.

Se pensiamo all’alimentazione dei gatti in natura, essi si nutrono di prede vive e non allevate in allevamenti intensivi. Quindi la carne e il pesce che potremmo proporre loro, e che devono assolutamente essere cotti, sono meno salutari perché sicuramente carenti di alcuni aminoacidi indispensabili al nostro tesoro (ad esempio la taurina che durante la cottura della carne scompare e che è necessaria per la salute di occhi e apparato cardiocircolatorio).

Inoltre, tra i cibi industriali esistono preparazioni specifiche per determinate patologie quali insufficienza renale, calcolosi vescicale, insufficienza pancreatica, e per altre come obesità ed allergia alimentare per le quali sono l’unica cura possibile.

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gatto che beve pocoMi è stato chiesto da una signora perché il suo gatto non beve mai. Infatti, la ciotola di acqua che viene riempita con acqua fresca tutte le mattine, alla sera è sempre intatta.

In genere i gatti non amano l’acqua (forse per l’odore di cloro presente nelle acque di acquedotto?). Ne hanno tuttavia bisogno perché, se un gatto può sopportare una sotto nutrizione per parecchi giorni, la disidratazione provocata dalla carenza di acqua non può raggiungere i due/tre giorni, pena gravi problemi che potrebbero condurre il nostro beniamino persino alla morte.

È da tenere presente comunque che nei cibi umidi il 40 per cento è rappresentato da liquidi, mentre le crocchette, per un micio che non beve, sono controindicate.

Che fare allora?

Ho osservato molti gatti che disdegnano la ciotola di acqua, ma sono attratti dall’acqua corrente (da rubinetto o da sgocciolature di tubi). O anche gatti che bevono nelle pozzanghere formate dalla pioggia (in questo caso per loro è fastidioso proprio l’odore del cloro dell’acqua trattata).

Quindi magari si potrebbero acquistare quegli erogatori di acqua da cui quest’ultima sgorga a flusso continuo dopo essere stata filtrata da appositi filtri a carboni attivi. Sembra che questo tipo di abbeveratoio stimoli il desiderio di bere nei gatti.

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gatto mangia troppoMi è stato chiesto se la continua richiesta di cibo da parte di un gatto può essere il sintomo di qualche malessere fisico o psichico.

Un micio in buona salute mangia volentieri anche più volte al giorno ma, nel caso le numerose richieste fossero accompagnate da una sete eccezionale (i gatti in genere non bevono molto) e da dimagrimento, la causa potrebbe essere un diabete mellito. Se poi, oltre all’iperfagia, sono presenti un forte dimagrimento e frequenti episodi di diarrea, potrebbe trattarsi di un’insufficienza pancreatica o, peggio ancora, di forme neoplastiche dell’intestino.

In questi casi occorre una visita urgente dal veterinario di fiducia.

Nel caso tuttavia la voracità del gatto portasse “solo” a obesità, meglio prendere provvedimenti (sempre su consiglio del veterinario) perché altrimenti la qualità della vita e la longevità del nostro beniamino potrebbero essere a rischio per una sua maggiore vulnerabilità verso patologie diverse.

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perchè il gatto mangia lettieraMi è stato chiesto perché una gattina da una settimana a questa parte ha iniziato a mangiare qualche grano della lettiera e se la cosa possa essere indice di qualche malattia.

In effetti, quando un gatto adulto inizia a mangiare la lettiera potrebbe avere dei problemi di salute (insufficienza renale o pancreatica, in questo caso però si dovrebbe notare anche un dimagrimento importanteo di stress (cambiamento di casa, inserimento di un nuovo gatto, nascita di un bimbo ecc.).

Le conseguenze possono essere gravi (blocco intestinale) se la quantità assunta è importante, minime (vomito) se si tratta di quantità insignificanti.

Il consiglio quindi, se il comportamento persiste, è di programmare al più presto una visita dal veterinario.

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obbligo di microchip per i gatti in lombardiaL’art. 37 della legge della Regione Lombardia n. 9 del 6 giugno 2019 ha reso obbligatorio il microchip per tutti i gatti dei residenti in detta regione.

Questo significa che tutti coloro che dal 1° gennaio 2020 entreranno in possesso di un gatto saranno tenuti ad inserire il microchip alla bestiola e ad iscriverli nell’anagrafe animali d’affezione.

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quale cibo per i gatti umido o secco?Il cibo secco (cioè le crocchette) secondo alcuni fa male ai gatti e quindi si sono rivolti a me chiedendomi se è meglio il cibo umido.

Il cibo secco o umido a patto che sia di buona qualità, è ugualmente adatto al nostro beniamino. Sarebbe importante controllare che in questi alimenti vi sia una percentuale bassa (meglio se assente) di carboidrati che non sono indicati per i nostri pet.

Per sfatare un mito (che il cibo secco danneggi i reni) posso assicurare che, soprattutto per i mici giovani e castrati o anziani, esistono crocchette appositamente studiate.

Comunque, la scelta tra cibo secco e umido spetta al gatto, secondo quanto lui preferisce.

Per esperienza i gatti in genere amano sgranocchiare le crocchette che aiutano anche a mantenere puliti i loro denti.

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perchè sterilizare un gattoMi è stato chiesto perché sterilizzare un gatto maschio.

La sterilizzazione di un gatto maschio di solito è chiamata castrazione.

I motivi per sterilizzare un maschietto (come del resto una femmina) sono i seguenti:

  • I gatti integri hanno un’aspettativa di vita più breve di quelli castrati (6 -10 anni contro 14-18)
  • Un gatto sterilizzato ha meno tendenza a fuggire (non deve andarsi a cercare un partner per l’accoppiamento), quindi è meno probabile che sia soggetto a incidenti stradali.
  • Le ferite (morsi e graffi) riportate durante le zuffe per ottenere i favori di una gatta sono meno frequenti nei gatti sterilizzati.
  • Le malattie contagiose (FIV, FELV, FIP ecc.) sono più rare, essendo il contatto con gatti positivi a quelle patologie meno frequente.
  • I gatti maschi integri hanno inoltre l’abitudine di marcare il territorio con spruzzi di urina maleodoranti.
  • Sempre i maschi integri in calore emettono dei richiami molto fastidiosi.
  • Le femmine sterilizzate sono raramente soggette a tumori sia uterini che mammari.
  • Le gatte integre, quando sono in calore, emettono miagolii per notificare ai maschi la loro disponibilità all’accoppiamento.

Quindi, per entrambi i sessi, una sterilizzazione (5-6 mesi per le femmine e 6-8 mesi per il maschio) precoce, impedisce loro certi comportamenti (inopportuni per l’umano che li ospita) che, dopo la sterilizzazione, possono permanere anche tutta la vita.

Un altro importante motivo per sterilizzare i gatti (sia maschi, sia femmine) è quello di evitare la nascita di micini indesiderati, se i gatti vivono in casa, e di probabili vittime dei vari incidenti che una vita randagia procura per quelli non domestici.

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perchè il gatto affila gli artigli sul divano

Mi è stato chiesto perché il gatto tende ad affilarsi le unghie sul divano di casa.

Tutti i felini, non solo i gatti, devono tenere curati i loro artigli. Infatti essi servono a catturare le prede, a difendersi dai nemici (siano essi conspecifici o di specie diversa) e ad arrampicarsi per raggiungere luoghi sopraelevati che li fanno sentire sicuri. Le unghie gli servono pure per la pulizia del mantello.

C’è anche un altro motivo per cui micio preferisce graffiare il divano anziché il costoso tiragraffi: durante l’affilatura delle unghie le ghiandole dei polpastrelli emettono i feromoni caratteristici dei mici con i quali essi segnano il territorio. È come se scrivessero “Questa è la mia zona e gli estranei possono violarla solo previa richiesta al sottoscritto!”

Si può cercare di distrarre dal divano il nostro beniamino mettendogli a disposizione un cartone (l’importante è che sia basso di modo che micio possa controllare che, saltando dentro, non ci siano pericoli). Anche uno zerbino è un diversivo accettato, ma non illudetevi: il divano e le poltrone saranno sempre nei loro pensieri.

Io sono contraria al taglio delle unghie di un gatto, soprattutto se esce, perché è come privarlo della sua arma di difesa più importante.

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gatto con peli arricciati soo sulla panciaMi è stato chiesto da una signora perché il suo gatto ha i peli della pancia arricciati, mentre tutto il resto del pelo è liscio.

A volte può trattarsi di una mutazione genetica, altre volte, se il gatto vive in un ambiente umido, i peli della pancia possono incresparsi, proprio come i nostri capelli nelle medesime condizioni.

Esistono poi alcune razze che sono state create con i peli arricciati (ad esempio il Cornish Rex o l’American Curl) per gli amanti di quel tipo di gatti.

Quindi, se vi capitasse una cosa del genere, non abbiate timore, non sarà a causa di un problema di salute!

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come mettere un gatto nel trasportinoMi è stato chiesto come facilitare il trasporto di un gatto per una visita veterinaria.

I gatti sono esseri indipendenti e ogni costrizione per loro è un dramma: lo si deduce dalle urla strazianti emesse durante tutto il viaggio.

Così, meglio preparare il libretto sanitario, il trasportino, un cuscino da mettere nel trasportino (se micio tende a urinare o defecare durante il trasporto, meglio una traversina anziché il cuscino), l’auto già girata nel senso corretto e inserire il nostro beniamino subito prima di partire. In questo modo gli si risparmia un po’ di stress.

Non tutti i gatti sono propensi a entrare nel contenitore che loro sanno bene essere il preludio di cose spiacevoli. Per evitare – ma non sempre ci si riesce – che micio associ il trasportino a situazioni spiacevoli, meglio lasciarlo sempre aperto con cuscini morbidi di modo che lui lo consideri una comune cuccia.

In caso comunque di difficoltà, consiglio di mettere il trasportino in posizione verticale, con l’apertura in alto, e infilare micio con la parte posteriore. A volte non si riesce a farlo a causa delle zampe che frenano l’ingresso. Quindi, se anche così le difficoltà fossero insormontabili o se lui si fosse nel frattempo innervosito, avvolgere il nostro beniamino in un asciugamano che gli impedisca ogni movimento e infilarlo completo di asciugamano.

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asma felinaMi è stato chiesto il motivo o i motivi della tosse di un gatto.

La tosse può rappresentare il sintomo di un disturbo delle vie respiratorie (laringe, trachea, bronchi e polmoni) causato da rinite, tracheite, bronchite o polmonite derivanti da infezioni virali.

Se è acuta, può essere causata dall’irritazione dell’apparato respiratorio superiore (tonsillite, laringite, tracheite di origine infettiva o da difficoltà di deglutizione) o, meno frequentemente, da disturbi dell’apparato respiratorio inferiore, compresi infezioni, edema, inalazione di sostanze irritanti o asma.

Se il gatto presenta anche dispnea (difficoltà di respirazione), potrebbe trattarsi di un sintomo collaterale alla leucemia o alla FIP che causa pleurite.

Un’altra causa di tosse unita a disturbi cronici dell’apparato respiratorio superiore, può essere un problema a livello della trachea, il prolasso della trachea stessa o una compressione della trachea di origine esterna come in caso di tumore polmonare.

La tosse potrebbe derivare anche da un’insufficienza cardiovascolare che provoca edema polmonare con ingrossamento del cuore.

In ogni caso la tosse è un sintomo da non trascurare e quindi occorre rivolgersi al parere di un esperto veterinario per stabilirne la causa ed intervenire conseguentemente.

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il gatto vuole o non vuole la gattaiolaMi è stato chiesto se per il gatto è meglio avere una gattaiola che gli permetta di uscire all’aperto e rientrare in casa tutte le volte che vuole.

È un bel dilemma!

Il gatto si sente più sicuro quando sa che non ci sono punti deboli (difese penetrabili) nella sua casa. Da una gattaiola, infatti, potrebbe entrare chiunque, anche un gatto “nemico” o randagio, mettendo in pericolo l’incolumità del nostro beniamino.

Esistono anche delle gattaiole controllate elettronicamente che lasciano passare solo i possessori della “chiave”. Quest’ultima tuttavia è un collare che porta inserito un meccanismo (la chiave appunto) molto ingombrante.

D’altro canto la possibilità di uscite a piacimento è molto allettante per micio, quindi io non so fornire un consiglio: si tratta, infatti, di una scelta molto personale.

In casa mia non esistono gattaiole se non tra una stanza e l’altra. Io preferisco decidere quando far uscire micio e cercarlo se non rientra quando me lo aspetto.

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giochi per gattoMi è stato chiesto quali sono i giochi più adatti per un gatto.

Come avevo precedentemente consigliato, piccole canne con una cordicella finale cui siano legate un paio di piume, qualche topolino di peluche o altro sono l’ideale. Innanzitutto perché ricordano al nostro beniamino le prede che si trovano all’esterno e in secondo luogo perché salvaguardano le nostre mani (e le nostre gambe) che potrebbero essere scambiate per prede.

Se poi si vuole fare da sé, posso fornirvi un elenco di cose che micio predilige e che non constano nulla.

  1. Tappi di sughero (le unghie del nostro beniamino possono affondarvi e la sfida sarà: come fare a liberarsene?
  2. Noci intere (il rumore è affascinante)
  3. Un foglio di carta appallottolato (meglio non usare la stagnola che tende a sbriciolarsi e le cui briciole micio potrebbe ingerire)
  4. Sacchetti di carta senza maniglie (è meraviglioso potervi entrare, distruggerli e uscire dalla parte opposta)
  5. Scatole di cartone (che hanno un triplice vantaggio: servono da tiragraffi, da gioco tipo dentro/fuori/spingi e tira) e da cuccia
  6. Una salvietta di spugna per il viso da cucire su tre lati (lasciandone uno corto aperto) e da riempire con altri pezzetti di spugna e qualche pizzico di erba gatta secca (si trova nei negozi di mangimi per animali). Attenzione a non riempirla troppo: il “ripieno” deve essere morbido. Quando poi questo gioco non è utilizzato da micio, va riposto in un sacchetto di plastica con qualche pizzico di erba gatta che ne mantenga così il profumo. Sarà un gioco irresistibile!

Come già sapete poi, ogni micio predilige cose diverse perché di carattere diversissimo, quindi sta alla vostra fantasia studiare come far divertire il vostro beniamino!

Evitate comunque sempre gomitoli di lana e cordicelle libere che micio potrebbe ingerire e non riuscire a vomitare. Anche cose molto piccole (palline, tappi ecc.) sono controindicate.

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sequestro corneale nei gattiMi è stato chiesto se è grave per micio che la colorazione di un occhio sia cambiata diventando di un colore marrone scuro.

Direi di sì, quindi consiglio una visita urgente dal veterinario.

Io ho avuto un caso del genere e si trattava di un sequestro corneale, una patologia della cornea.

Me ne accorsi perché il gatto continuava a sfregarsi l’occhio con una zampina, come per togliere un fastidioso corpo estraneo.

Il gatto ha dovuto essere operato per evitare la cecità dell’occhio interessato.

Le cause che provocano questo disturbo non sono note, ma si è scoperto che certi fattori (herpesvirus, problemi di conformazione delle palpebre, irritazioni meccaniche croniche ecc.) possono favorire l’insorgere di questa patologia.

L’unica terapia possibile, per evitare la cecità dell’occhio interessato, è appunto quella chirurgica, quindi conviene interpellare subito il veterinario di fiducia.

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l'erba gatta fa bene ai gattiMi è stato chiesto se il gatto domestico che non esce mai ha bisogno di mangiare erba.

La risposta è .

I gatti hanno bisogno di ingerire erba che funge da emetico naturale. Soprattutto gatti a pelo lungo o folto nella pulizia del mantello ingeriscono molti peli che nell’apparato digerente formano palle.

L’erba, che non viene digerita dai gatti a causa della mancanza degli enzimi adatti, provoca il vomito che aiuta a espellere le palle di pelo che altrimenti potrebbero provocare pericolosi blocchi intestinali.

Quindi, se micio non esce e non può quindi procurarsi l’erba adatta, occorre fornirgliela comprandola o da un fiorista (dove si possono acquistare delle bustine di semi da coltivare in vaso) o nei negozi di cibi per animali.

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per un gatto è meglio stare a casa o fuori casaMi è stato chiesto, se per la sicurezza del gatto, è meglio tenerlo in casa o farlo uscire.

Solo il fatto di porsi la domanda denota che la risposta è già ben chiara nella nostra mente.

I gatti sono animali semi selvatici che adorano perlustrare territori anche molto vasti.

Ma… c’è un ma.

Il carattere di ogni gatto è diverso, quindi avremo gatti anziani che preferiscono l’ambiente domestico a quello esterno; gatti giovani particolarmente timidi che preferiscono la sicurezza di un ambiente che fornisce cibo e protezione; gatti di ogni età che adorano i propri umani e che non se ne vogliono staccare neppure per un minuto.

Ciononostante, per fornire a micio un ambiente stimolante ed evitare che si annoi, se si decide di non farlo uscire, occorre prevedere risorse atte a soddisfare le sue necessità.

Abbiamo già visto in altri articoli quanto i mici amino le cucce sopraelevate (per controllare meglio il territorio), le novità (che potrebbero essere rappresentate da sempre nuovi cartoncini o sacchetti di carta con odori diversi da quelli presenti in casa), i giochi (che devono essere continuamente rinnovati per evitare la noia), aree private in cui potersi nascondere (per rilassarsi).

Quindi, se desideriamo la felicità del nostro beniamino, dobbiamo tenere ben presente le sue esigenze, anche modificando a misura felina gli ambienti che dividiamo con lui.

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gatto che miagola insistentementeMi è stato chiesto perché, di punto in bianco, un gatto solitamente tranquillo di notte inizi a miagolare in maniera ossessiva.

Questo tipo di comportamento è caratteristico dei gatti anziani o di gatti che presentano problemi quali:

tumori alla tiroide

ipertiroidismo

ipertensione

Ma quale potrebbe essere la soluzione?

In caso di problemi di salute, basta rivolgersi al veterinario che saprà fornire i giusti consigli.

Nel caso di declino mentale dovuto all’età, si potrebbe tentare nel modo seguente.

Prima di coricarsi, far giocare il gatto in modo che si stanchi e proporgli in premio un po’ di cibo caldo.

Procurargli quindi una cuccia comoda per la notte in una stanza che sia solo a sua disposizione, e completare la sistemazione con cibo secco, acqua e lettiera per i bisogni. Sarebbe inoltre opportuno lasciare una lucina accesa. Infatti, i gatti anziani, la cui vista diminuisce con l’andar del tempo, si sentono più sicuri con una luce anche fioca.

Se di notte micio dovesse ancora vocalizzare, ignorarlo. I miagolii non dovrebbero durare più di due/tre notti, poi il nostro beniamino dovrebbe godersi la nuova sistemazione.

 

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feci dei gatti nereMi è stato chiesto se feci nerastre nel gatto possono essere indice di una patologia grave.

Esistono diverse cause che provocano melena (presenza di sangue digerito nelle feci che si presentano nerastre, puzzolenti e catramose), alcune banali, altre potenzialmente molto pericolose, soprattutto nel caso il problema persista nel tempo.

Una delle cause più comuni è l’ingestione di sangue (ad esempio se micio si lecca una ferita che perde sangue).

Un’altra è un’infezione intestinale dovuta a funghi o parassiti. Alcuni farmaci (soprattutto corticosteroidi) possono provocare ulcerazioni nello stomaco o intestino tenue e, di conseguenza, la melena.

Per quanto riguarda le cause più gravi, possiamo menzionare:

una patologia del tratto gastrointestinale superiore (stomaco e intestino tenue),

tumori gastrointestinali,

insufficienza renale o epatica,

emorragie postoperatorie,

infiammazione delle pareti addominali,

tumori polmonari ecc.

Riassumendo, nel caso si notino nel proprio gatto feci nerastre e se esse persistono per qualche giorno, è indispensabile rivolgersi al veterinario per una diagnosi corretta.

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cosa fare quando un gatto miagola spessoMi è stato chiesto perché il gatto di casa continua a miagolare in presenza dei suoi umani.

È normale che un gatto miagoli, ma esistono mici più silenziosi e altri più verbosi.

A volte tuttavia le cause dei vocalizzi possono essere modificabili oppure rappresentare un grido di allarme. In quest’ultimo caso conviene fare visita al veterinario e, una volta constatato che micio non è affetto da una particolare patologia, possiamo dedicarci a scoprire che cosa potrebbe volere comunicarci il nostro beniamino.

Alcuni gatti miagolano quando il loro umano rientra dopo un’assenza: si tratta di un miagolio di saluto. Basta rispondere al saluto con una carezza e qualche parolina dolce e tutto si sistemerà.

Se il gatto è maschio, dopo i sei mesi di età può andare in calore e miagolare giorno e notte. Purtroppo i maschietti possono essere in calore anche 12 mesi l’anno. L’estro delle femmine invece dura dalla primavera all’autunno e anche questa eventualità si manifesta con prolungati e tipici miagolii. In entrambi i casi la sterilizzazione chirurgica è l’unica soluzione.

Altri vocalizzi possono essere provocati dalla fame. Qui si possono creare situazioni singolari: se, ogni qualvolta micio miagola, gli si propone la pappa, lui potrebbe imparare a miagolare sempre di più per averne ancora. Conviene quindi, se possibile, abituarlo a pasti in orari prefissati, indipendentemente dalle richieste vocali.

Poi esistono le richieste di attenzioni. A volte micio, soprattutto se si tratta di un soggetto abituato a non uscire, ha bisogno di interagire con il suo umano per dare e ricevere coccole. Meglio tuttavia non coccolarlo sempre quando lo chiede, ma abituarlo a coccole quando è tranquillo, altrimenti i vocalizzi aumenteranno a dismisura.

Anche la noia è una causa di miagolii di disagio, soprattutto se micio resta molto tempo in casa solo. La soluzione è lasciare qualche giochino a disposizione o cartoni, sacchetti di carta e tiragraffi multifunzione (con più ripiani su cui micio possa riposare e controllare dall’alto la situazione).

Il gatto manifesta con insistenti miagolii anche uno stato di stress (vacanze, trasloco, inserimento di un nuovo pet, introduzione di un nuovo membro nella famiglia o mancanza di un membro cui era abituato). In caso di stress che non possa essere corretto per forza maggiore, a volte si possono utilizzare feromoni sintetici per cercare di tranquillizzare il nostro beniamino.

Anche la vecchiaia può indurre micio ad aumentare le occasioni di miagolare, quasi per chiedere rassicurazioni su una condizione a lui sgradita. Infatti anche il cervello felino degenera come il nostro e, per questo problema, non esistono purtroppo soluzioni se non trattamenti chimici che sono difficili da somministrare e che possono provocare anche effetti collaterali indesiderati.

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quando un gatto è aggressivoMi è stato chiesto il motivo per cui un gatto ha aggredito il suo umano senza un’apparente causa scatenante.

Una ragione per tale comportamento esiste sempre. Di seguito ne elenco alcune:

  • La paura. È tipica soprattutto di cuccioli non abituati in età precoce a interagire con gli umani, come pure di gatti con carattere asociale. E purtroppo molto spesso sfocia in aggressività nei confronti di un umano che tenta di accarezzare e coccolare il micio.
  • Il dolore. A volte i gatti dimostrano aggressività quando affetti da qualche malattia che provoca dolore.
  • Aggressività indiretta. Quando micio sta litigando con un suo simile e un umano gli passa accanto o ne interrompe l’attività, l’aggressività può indirizzarsi alle gambe o braccia dell’umano.
  • La gelosia. Alcuni gatti soffrono di gelosia quando il loro umano di riferimento interagisce con altri gatti o animali differenti. E lo dimostrano con aggressioni improvvise.
  • Il gioco. Se due mici adulti stanno giocando mimando una lotta, mai passar loro vicino, potrebbero rimetterci le nostre gambe.
  • La noia. Se il nostro beniamino non ha giochi o distrazioni sufficienti, è probabile che usi noi come giochino semovente.
  • La caccia. Se micio non può uscire di casa per esercitare la sua attività preferita, a volte le nostre gambe fungono da prede tenere e succulenti.

Ovviamente queste non sono le sole cause, sta quindi a noi esaminare le varie situazioni calandoci nel mondo felino e, soprattutto, nella loro mente. Ricordiamoci sempre che un gatto non è un essere umano dotato di pelliccia, ma un animale completamente diverso da noi.

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perchè un gatto quando gioca graffia le maniMi è stato chiesto perché il gatto di casa, quando desidera giocare, gode nel graffiare e mordere le mani degli umani che vivono con lui.

Molto probabilmente il gatto è stato accolto in casa da giovane e, oltre a coccolarlo, lo si è invitato al gioco interagendo con le mani.

Infatti, quando micio è molto giovane, qualche graffietto o morso non sono troppo dolorosi. Così magari lo si è lasciato fare senza insegnargli di non superare certi limiti.

Con l’accrescimento corporeo, unghie e denti si sono fatti molto efficienti e non è più possibile sostenere un incontro giocoso allo stesso modo di quando micio era un cucciolo.

È inutile sgridare il nostro beniamino per le sue aggressioni quando siamo stati permissivi durante la sua infanzia: non capirebbe il nostro comportamento e potrebbe anche iniziare a trasferire le sue aggressioni alle gambe.

L’unica soluzione è giocare con lui con cordicelle, bacchette e altri piccoli attrezzi che salvaguardino le nostre mani.

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cosa fare quando un gatto è asocialeMi è stato chiesto perché il gatto da poco comprato non sia per niente affettuoso. In nessun momento è disponibile a coccole, mai che salga sulle ginocchia o che si sfreghi sulle gambe dei suoi umani. E, se lo si forza a ricevere effusioni, la maggior parte delle volte graffia o morde la mano che si “permette” di toccarlo.

Da qualche giorno, inoltre, ha iniziato a strapparsi il pelo sui fianchi e sulla pancia, tanto che quest’ultima è quasi completamente glabra.

Da quanto mi è stato scritto ho dedotto che si tratti di un gatto asociale il cui carattere potrebbe non cambiare mai, anche se a volte dopo la castrazione è possibile notare una maggiore propensione alle coccole, se pur per brevissimi istanti.

Qual è la soluzione?

Lasciare che il gatto viva la sua vita senza imposizioni: se il carattere è caratteristico di un micio poco propenso alle coccole, è inutile obbligarlo a subirle. L’unico risultato sarebbe stressante per gatto e umani.

Posso solo consigliare, la prossima volta che si sceglierà un gatto da ospitare, di non badare all’aspetto ma solo al carattere: vivere con un micio asociale, pur se bellissimo, non è auspicabile se si vuole ottenere un po’ di affetto da lui.

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alimentazione casalinga del gattoMi è stato chiesto se è possibile nutrire un gatto con gli avanzi dell’alimentazione umana.

Meglio di no per vari motivi.

Noi umani ci alimentiamo con cibi cotti, salati e conditi, cosa che per il gatto è inappropriata e nociva.

Noi umani siamo onnivori, mentre micio è un carnivoro puro.

I nostri cibi non contengono dei nutrienti essenziali per la salute del gatto (taurina per esempio).

Quindi, se talvolta si vuole offrire al nostro beniamino un assaggio di pesce o carne, si può fare a patto che questi ultimi non siano conditi (soprattutto no al limone, tossico per micio).

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come abituare il gatto al tiragraffiMi è stato chiesto perché il gatto si disinteressa completamente del nuovissimo tiragraffi, ma continua a utilizzare la cornice della porta di ingresso.

Tutti i mici sono degli abitudinari, quindi bisognerà agire tenendo presente questa caratteristica.

Per prima cosa coprire la cornice danneggiata con un nastro biadesivo che sarà molto fastidioso per il nostro beniamino. Quindi posizionare il tiragraffi nelle vicinanze, sperando che sia utilizzato.

Nel caso non lo fosse, spalmare la superficie del tiragraffi con erba gatta e attirare l’attenzione di micio con un giochino che si farà muovere sul tiragraffi: di solito funziona.

Io ho scoperto che cartoni vuoti posti in angoli tranquilli sono molto attraenti per il gatto che, oltre ad affilarsi le unghie, spesso vi dorme.

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depressione da lutto nel gattoMi è stato sottoposto il problema di un gatto che ha perso il suo compagno cui era molto affezionato, insomma un caso di depressione da lutto nel gatto. Il gatto in questione non mangia e, soprattutto di notte, miagola a più non posso vagando per casa alla ricerca del defunto.

In questi casi di solito basta lasciar trascorrere qualche giorno e le cose si sistemano. Il gatto riprende a mangiare, manifestando di tanto in tanto il suo dispiacere con un maggiore attaccamento al suo umano di riferimento o intensificando l’attività di grooming (leccamento).

In altri casi, se il comportamento di lutto persiste, meglio introdurre nuovi giochi, offrire cibi più gustosi e prestare più attenzione (magari facendo dormire micio accanto a noi).

Un’altra possibilità sarebbe quella di introdurre in casa un micino giovane: la novità potrebbe distrarre il nostro beniamino dal suo dolore.

Se invece micio dovesse rifiutare il nuovo compagno e se il suo umore non dovesse migliorare, il veterinario potrebbe intervenire con terapia anti ansia.

Ovviamente tutto dipende dal carattere del gatto superstite: ogni soggetto può elaborare il lutto in maniera diversa.

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meglio il gatto in pensione o a casaMi è stato chiesto se è meglio, in occasione di un’assenza per vacanze estive o invernali, mettere un gatto a pensione o lasciarlo a casa incaricando qualcuno delle pulizie e dell’approvvigionamento alimentare.

Come al solito rispondo: dipende!

Ogni gatto ha un carattere diverso, quindi anche esigenze e comportamenti differenti.

  1. Se il gatto fosse molto legato ai suoi umani, soffrirebbe parecchio per la separazione; quindi bisognerebbe prendere in considerazione di portarlo con sé. Non è facile l’organizzazione di un viaggio magari lungo, ma si può fare.
  2. Se il gatto è abbastanza indipendente e vive esclusivamente in appartamento, meglio lasciarlo a casa e farlo seguire da un parente, conoscente o persona incaricata. Lo stesso vale se il gatto è un cucciolo, avendo in più l’accortezza di lasciargli molti giochi.
  3. Se micio è indipendente e abituato a frequentare l’esterno, meglio non farlo uscire per il periodo di vacanze perché potrebbe perdere i riferimenti personali e non tornare a casa. Quindi rientrerebbe nel caso n. 2.
  4. La pensione quindi è l’ultima ratio. Se proprio non si hanno persone che si possono occupare di micio e non lo si vuole portare con sé in vacanza per impossibilità intrinseche, allora vada per la pensione. Occorre tuttavia sceglierne una ottima (magari con prenotazione precoce perché le migliori sono sempre esaurite). I gatti nelle pensioni sono di solito tenuti in gabbie singole, esistono però delle pensioni in cui i gatti hanno stanze singole tutte per loro, dove possono muoversi con più agio.

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clamidiosi felinaLe patologie dell’apparato respiratorio sono causate da tre virus e da un agente batterico del genere Chlamydia.

Nessuno di questi germi sopravvive per più di 48 ore fuori dall’organismo, eccetto i calicivirus che possono sopravvivere per un massimo di 10 giorni. Ne risulta che queste malattie non vengono tipicamente trasmesse tramite semplice contatto con il virus presente nell’ambiente, ma piuttosto vengono passate direttamente da gatto a gatto.

I segni clinici sono simili a quelli del comune raffreddore umano e includono febbre seguita rapidamente da congiuntivite e lacrimazione, starnutazione e a volte scolo nasale e tosse.

Alcuni sintomi indicano agenti specifici, ma non è raro che multiple infezioni si verifichino nello stesso tratto.

Esaminiamo ora in dettaglio le specifiche malattie.

La rinotracheite felina virale è causata dall’herpesvirus felino di tipo I. I sintomi includono starnutazione parossistica, scolo nasale, lacrimazione con ulcerazioni cornee e lesioni sulla lingua.

I sintomi della calicivirosi felina variano a seconda del particolare ceppo responsabile della malattia e dello stato del sistema immunitario del gatto infetto. Nei casi più leggeri i sintomi sono limitati a ulcerazioni sulla lingua, sul palato, sulle labbra e nel setto nasale. In questi casi il gatto rifiuta il cibo. Nei casi più gravi l’insorgenza di polmonite può portare alla morte.

L’infezione da reovirus ha come unico sintomo la congiuntivite e le complicazioni sono rare.

La Chlamydia psittaci è l’agente causale della clamidiosi felina. I primi segni di infezione sono congiuntivite e chemosi (edema della congiuntiva oculare) che interessano solo un occhio per poi trasmettersi all’altro. Questi sintomi a volte scompaiono senza trattamento.

È necessario prestare molta attenzione al manifestarsi di queste malattie perché le vie respiratorie del gatto sono bloccate. Il gatto, non potendo sentire l’odore del cibo, non mangia volontariamente e non esegue la pulizia personale. È assolutamente necessario nutrire l’animale eventualmente a forza con cibi umidi e minestrine o formule nutritive liquide specialmente formulate a seconda del parere del veterinario.

Le suddette patologie non sono trasmissibili all’uomo.

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Mi è stato chiesto se i gatti sono soggetti alla rabbia.

la rabbia nel gattoLa risposta è sì, ma è molto difficile per loro contrarla grazie alle efficaci misure sanitarie che comprendono vaccinazioni di animali portatori (volpi o cani).

Questa patologia si trasmette tramite morso e, una volta manifestatasi (nei gatti con comportamenti selvaggi e aggressivi, paralisi e prostrazione) è mortale.

Quindi, se avete il timore che il vostro gatto sia stato morso da un animale infetto, andate subito dal veterinario che sarà in grado così di intervenire durante la fase di incubazione e salvare micio.

È importante sapere che la rabbia è trasmissibile all’uomo, quindi quando si è stati morsi o graffiati da un animale non vaccinato, la legge prevede che l’animale resti 15 giorni in osservazione da un veterinario.

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gatto sterilizzatoDomanda: la mia gatta, subito dopo la sterilizzazione, ha cominciato a prendere dei pupazzetti di peluche, con i quali prima giocava, a metterseli sotto la pancia e a tentare di allattarli. A cosa è dovuto questo comportamento?

Risposta: il comportamento materno può essere stimolato da un abbassamento dei livelli di estrogeni e progesterone che si verifica dopo la sterilizzazione (come anche dopo il parto). A volte, proprio per questo motivo, una gatta sterilizzata può rapire i cuccioli di un’altra gatta che vive con lei per accudirli. Ma, non essendo in grado di allattarli, occorre impedire questo tipo di comportamento. Se la sua gatta dovesse manifestare il comportamento che la preoccupa ancora a lungo, meglio una visita dal veterinario che saprà come risolvere la questione. A volte, infatti, una gravidanza isterica provoca una anomala produzione di latte che va trattata.

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gatti e lettiere

Domanda: se si hanno più gatti in casa, bisogna avere anche più lettiere per i bisogni?

Risposta: sì. I gatti sono animali molto schizzinosi e, se non provengono da un gattile dove erano abituati a usare una lettiera in comproprietà, occorre rispettare le loro esigenze. Altrimenti potrebbero utilizzare, in alternativa, il divano o gli angoli più remoti della casa. Nel caso non fosse possibile ospitare una lettiera per gatto, basterebbe pulire subito e a fondo quelle disponibili, onde evitare gli inconvenienti sopraddetti.

N.B. le cassette con la lettiera vanno posizionate SEMPRE lontano dal cibo e in luoghi poco frequentati. Se fosse impossibile, esistono cassette coperte che rispettano la loro privacy ma che trattengono, purtroppo, gli odori.

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cibi da evitare ai gattiDomanda: che alimenti è meglio evitare di dare al gatto?

Risposta: Il gatto, da predatore qual era, oggi è diventato viziato e goloso, spesso attratto anche dagli alimenti presenti sulle nostre tavole. Ma occorre prestare attenzione perché alcuni cibi possono risultare tossici per il nostro beniamino.

Ecco un elenco di ben 17 alimenti da evitare tassativamente:

  1. Ossa o resti del pollo e lische del pesce – Il gatto difficilmente mastica quanto ingerisce, quindi il rischio è che pezzi appuntiti di alimento possano creare lesioni agli organi interni.
  2. Cioccolato – È altamente tossico così come i suoi derivati.
  3. Caffè e te – Sono molto tossici.
  4. Uova crude – Nell’albume dell’uovo è contenuto un enzima che riduce l’assorbimento di una vitamina del gruppo B. Inoltre l’uovo crudo può provocare la salmonellosi proprio come negli esseri umani.
  5. Carne cruda – Può generare vermi e salmonellosi.
  6. Grassi in genere, insaccati, salumi – Possono favorire l’insorgenza di pancreatiti.
  7. Latte e derivati – Molti gatti sono intolleranti al lattosio, quindi soggetti, in caso di ingestione dei suddetti alimenti, a vomito e diarrea.
  8. Cipolle, aglio, scalogno – Sono alimenti altamente tossici per il gatto in quanto contengono bisolfati e sulfossidi che causano anemia.
  9. Avocado – Le foglie, i semi, la corteccia e la polpa contengono una sostanza tossica che genera nel gatto vomito e diarrea.
  10. Impasto crudo del pane – Essendo lo stomaco del gatto l’ambiente ideale per la moltiplicazione dei lieviti, l’impasto crudo potrebbe crescere in maniera esponenziale fino a provocare gravi problemi respiratori.
  11. Pomodori verdi e patate crude – Contengono una grande quantità di un alcaloide che causa gravi disturbi gastrointestinali.
  12. Uva, uvetta – Potrebbero causare vomito e/o diarrea con danni renali.
  13. Noce di macadamia – Contiene una tossina molto dannosa per il gatto.
  14. Alimenti per cani –  Sono stati studiati per rispondere alle esigenze alimentari del cane, completamente diverse da quelle del gatto.
  15. Fegato – Se inserito nella dieta in eccesso, la notevole quantità di vitamina A presente nel fegato genera danni all’apparato scheletrico del gatto.
  16. Pesce crudo – Mancando una vitamina del gruppo B, il gatto può accusare debolezza fino ad arrivare alla morte.
  17. Funghi, prodotti da forno dolci o salati, nocciole, dolci, caramelle, zucchero, albicocche, patatine fritte sono tutti alimenti da non proporre al gatto perché tossici per il suo fegato.

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gatto magro che fare

Domanda: che cosa si può fare per un gatto molto magro?
Risposta: innanzitutto è sempre meglio avere un gatto magro rispetto a uno grasso. Poi ci sono diversi fattori da tenere in considerazione. Se il gatto è anziano (sopra i dieci/dodici anni) può essere affetto da insufficienza renale (lieve, e non ci si accorge, o severa) che determina un dimagrimento. Se poi micio esce ed è estate, nutrendosi di prede (soprattutto lucertole) in genere tossiche, è facile al vomito e quindi al dimagrimento. Se invece il gatto sta bene, meglio non preoccuparsi.

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Domanda: perché le scatolette di cibo umido per gatti contengono anche verdure?
Risposta: I gatti in natura vanno alla ricerca di erbe particolari che possono curare certi loro disturbi (stitichezza, cattiva digestione ecc.). Si è quindi cercato di integrarle nella dieta carnivora per rispondere alle esigenze dei nostri mici, soprattutto di quelli che vivono in casa.

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mamma-gatta-e-gattini

Domanda: quando separare un cucciolo di gatto dalla madre?
Risposta: i micini nascono sordi e ciechi e iniziano ad aprire gli occhi verso gli otto/dieci giorni. Non vedono chiaramente ma solo ombre. Anche l’udito comincia ad apparire a quell’età, mentre dalla nascita i piccoli hanno uno spiccato senso dell’odorato e tattile, cosa che permette loro di individuare i capezzoli cui attaccarsi.

È parere comune che occorre attendere almeno 6-8 settimane, meglio, se possibile, 12 prima di privare il micetto dell’affetto e della sicurezza materni.

Un requisito importante per la separazione è che il micino sia in grado di mangiare autonomamente il cibo umido, altrimenti si dovrà provvedere all’allattamento artificiale (vedremo nel prossimo articolo le modalità).

La madre provvede alla pulizia dei piccoli con energiche leccate, soprattutto nella zona anale per permettere l’evacuazione. Essa inoltre insegna loro le regole comportamentali (della poppata, della pulizia, della interazione con i fratellini, della caccia ecc.), mentre dalla convivenza con i fratelli essi imparano le regole del gioco, la socialità, la lotta ecc.

I cuccioli di gatto iniziano a socializzare tra le due e le cinque settimane di vita, è quindi importante, se la madre lo permette, tenerli in mano, accarezzarli e coccolarli fin da quell’età. Ciò per dare l’occasione ai micini di abituarsi per tempo a interagire con gli umani. Sarà poi mamma gatta a insegnar loro a non affondare i denti se non nel cibo e a non estrarre gli artigli se non per affilarsi le unghie sugli appositi tiragraffi o, in caso di gattini selvatici, sui tronchi d’albero.

I mici separati precocemente dalla madre spesso sono involontariamente aggressivi perché non hanno potuto usufruire degli insegnamenti di mamma gatta.

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Domanda: Perché micio non dorme mai completamente?
Risposta: Non è proprio così. Può essere che all’inizio del rapporto, il gatto di casa (sono diffidenti per natura, dovendo pensare alla loro sicurezza e a quella dei piccoli per mamma gatta) si svegli di soprassalto al primo rumore, o che dorma con un solo occhio chiuso, usando l’altro per controllare i nostri movimenti. Ma quando micio è certo che può concederci la sua fiducia, il sonno sarà tanto profondo da stupirci. In particolare posso raccontarvi un episodio che mi è capitato. Ero a letto con un micio, Humphrey, che dormiva tra le mie gambe. Suona la sveglia. Devo alzarmi, sposto gentilmente Humphrey, ma lui non si muove: sembra morto! Lo prendo tra le braccia, dove si abbandona con mia grande preoccupazione. Piango sul suo musetto (l’ho perduto, penso!), ma lui si riscuote, sbadigliando e stirando le membra: era solo un sonno profondo, di fiducia!

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Domanda: Qual è la frequenza del battito cardiaco per il gatto?
Risposta: La normale frequenza cardiaca del gatto è di 150-210 battiti al minuto. Noi umani, invece, abbiamo una media di 60-80 battiti al minuto.

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il gatto e le prede

Domanda: perché il gatto offre la preda appena catturata ai suoi umani?
Risposta: perché gli uomini gli sembrano cacciatori inetti! Generalmente il gatto considera gli umani con cui vive “genitori”, ma in queste occasioni, volendo insegnare loro il metodo di caccia, li tratta come “figli”. Infatti, quando i gattini non sono ancora esperti nel procurarsi topi e uccellini, mamma gatta mostra loro come si fa. Gli umani oggetto di questo onore reagiscono spesso in maniera errata, cercando di salvare la vittima sottraendola a micio. Il comportamento corretto è invece quello di lodare l’animale per il suo altruismo, accettare quindi la preda complimentandosi con lui con carezze e attenzioni, e poi, di nascosto, liberare la vittima se ancora viva.

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Domanda: i gatti, se stanno molto al sole, possono scottarsi?
Risposta: sì. Occorre quindi prestare attenzione ai gatti con il mantello chiaro o a pelo rado: sono più soggetti di altri alle scottature. Inoltre, i gatti con orecchie bianche hanno un problema in più. Infatti, le orecchie bianche, se esposte al sole, sono soggette ad ammalarsi di dermatite che con l’andar del tempo spesso si trasforma in tumore (carcinoma squamocellulare). Se si vive con gatti con orecchie bianche e li si fa uscire, occorre quindi proteggere le loro orecchie con una crema solare a protezione totale.

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Domanda: ai gatti si possono somministrare farmaci umani?
Risposta: no, a meno che sia prescritto dal veterinario. I farmaci umani sono solitamente nocivi per i gatti. Quello più nocivo è il paracetamolo (tachipirina) che può provocare la morte di micio anche se somministrato in quantità minime. Un altro farmaco da evitare assolutamente è la furosemide (Lasix) un diuretico che può peggiorare una cistite o piuttosto un blocco uretrale dovuto a calcoli (in questi casi, meglio contattare subito un veterinario, soprattutto se si tratta di gatti maschi che hanno un’uretra molto piccola). Anche le benzodiazepine (Valium) sono sconsigliabili perché, per bene che vada, anziché calmare provocano agitazione, o peggio ancora depressione respiratoria. Anche la comune aspirina può diventare letale se somministrata a micio.

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capezzoli nei gattiDomanda: quanti capezzoli può avere una gatta?
Risposta: i capezzoli sono presenti sulla pancia di gatti sia femmine sia maschi e vanno da un numero di 4 fino a 10, sempre in numero pari. La cosa curiosa è che i gatti di una stessa cucciolata possono presentare numeri diversi di capezzoli.

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gatto davanti alla porta

Domanda: perché i gatti odiano le porte chiuse?
Risposta: i felini, in natura, amano gli spazi liberi (un gatto selvatico può perlustrare un territorio di settanta ettari!), immaginiamoci quindi quanto piccolo possa apparire loro l’appartamento in cui vivono. Se poi nel nostro minuscolo appartamento ci sono porte chiuse che restringono ancora di più lo spazio, il nostro micio farà di tutto per aprile.

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Domanda: quante ossa ha un gatto?
Risposta: ben 244 (un essere umano adulto ne ha solo 206) di cui 60 vertebre. La coda di micio ne ha 20, perciò è così mobile.

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vaccini per gattiDomanda: la vaccinazione è necessaria per i gatti?
Risposta: dipende. Se si tratta di gatti che escono, è meglio siano vaccinati, se invece sono gatti che vivono in appartamento, la scelta è dell’umano che li accudisce.

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Domanda: un gattino vaccinato con la trivalente è rimasto mogio mogio per tutto il giorno (continuava a dormire, non mangiava e non rispondeva gli inviti al gioco). Che altri effetti collaterali può dare la vaccinazione?
Risposta: l’indisposizione che segue una vaccinazione non si verifica spesso, ma a volte capita. L’effetto dura al massimo un giorno. Un altro inconveniente che può lasciare la vaccinazione è una perdita di pelo nel punto in cui è stato inoculato il vaccino (e il pelo non ricresce più), ma questo può succedere anche in occasione di altre iniezioni.
Una terza conseguenza, abbastanza rara però, è il sarcoma da iniezione. In questo caso, il gatto deve avere una predisposizione per sviluppare il tumore e, se si interviene subito, appena si nota un nodulo nel punto di iniezione, il veterinario può provvedere a rimuovere il sarcoma.

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evitare che il gatto uriniDomanda: come si può evitare che gatti estranei entrino nei giardini e urinino sulle sedie esterne?
Risposta: Esistono diversi prodotti repellenti per i gatti, ma io ne consiglio uno che è naturale e super economico: il limone. Il limone, se ingerito, è molto tossico per i gatti, ma il suo succo, se spruzzato nei luoghi visitati dai mici, diventa un potente repellente.

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i gatti sognanoDomanda: i gatti sognano?
Risposta: sì, sono dei gran sognatori, molto più dei cani e degli umani. Sembra che, durante il sonno, sognino di cacciare, di correre liberi su prati immensi, di suggere il latte da mamma gatta e di inseguire i propri umani per scopi “coccolosi”. Vi propongo un gioco: quando il vostro gatto dorme, osservatelo attentamente e cercate di indovinare che cosa sta sognando.

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perché il gatto copre le feciDomanda: Perché il gatto copre i suoi escrementi?
Risposta: avrete sicuramente notato che non tutti lo fanno. I gatti che si comportano in quel modo sono individui subordinati (all’uomo se domestici o ad altri gatti se randagi) e quindi, per mitigare il diffondersi dell’odore e non farsi notare sotterrano le proprie feci. Chi invece depone gli escrementi ben in vista in modo che l’odore possa diffondersi, è un gatto dominante (sia esso domestico che selvatico).

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perché il gatto ama stare in alto

Domanda: perché al gatto piace stare in alto?
Risposta: i motivi sono due: il primo, è un retaggio dei tempi in cui viveva libero nel suo habitat naturale e scalava gli alberi per mettersi al sicuro dai predatori e per individuare meglio le prede (ora, tuttavia, questo non è più il caso); il secondo, ama la posizione sopraelevata per controllare il mondo da lassù e per sfuggire, magari, a premure troppo pressanti.

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perché il gatto sta a pancia all'aria

Domanda: perché spesso il micio sta con la pancia all’aria?
Risposta: ci possono essere due motivi. Il primo, micio desidera coccole e, se le richiede con la pancia all’aria, è perché si fida completamente di noi. Il secondo è per riposare meglio. Infatti, questa posizione lo rilassa molto più di qualsiasi altra.

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Domanda: perché il gatto si lecca spesso?
Risposta: oltre che per la pulizia del mantello, la leccatura lo rilassa molto (probabilmente gli ricorda anche le leccate di mamma gatta quando era piccolo). Se poi lecca anche altri gatti o noi, manifesta affetto e attaccamento.

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perché il gatto mangia erba

Domanda: un gatto può essere nutrito con alimenti vegani?
Risposta: a mio parere no (e io sono vegana!). I felini sono carnivori puri e, anche se talvolta possono nutrirsi di qualche alimento vegetale (che spesso poi vomitano), la dieta deve essere adeguata alle loro esigenze di carnivori.

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Domanda: perché i gatti mangiano spesso dell’erba?
Risposta: per motivi diversi. Il primo, e il più frequente, è per ripulire, attraverso il vomito che l’erba procura ai gatti, il tratto superiore del suo apparato digerente da cibo o altro (come boli di pelo nei gatti a pelo lungo). Il secondo motivo potrebbe essere per evacuare; infatti, quando l’erba giunge fino all’intestino, funge da lassativo in caso di stipsi. Spesso il gatto mordicchia l’erba per assumere l’acido folico (ovviamente non è una cosa ragionata ma istintiva). Quando tuttavia il consumo di erba non è sporadico ma compulsivo, potrebbe trattarsi di qualche patologia anche grave, ed è meglio quindi rivolgersi al proprio veterinario di fiducia.

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perché il gatto si mangia le unghie

Domanda: perché spesso il gatto si strappa con i denti le unghie delle zampe posteriori?
Risposta: le unghie dei gatti si rinnovano di continuo, crescendo sotto quelle vecchie. Quando gli artigli nuovi sono pronti all’uso, il gatto mette in atto due strategie: per quelli delle zampe anteriori, provvede a graffiare superfici semi rigide (spesso dei tiragraffi), per quelli delle zampe posteriori, provvede con i denti.

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perché il gatto beve dalla pozzanghera

Domanda: perché i gatti preferiscono bere nelle pozzanghere anziché nelle ciotole dove l’acqua è più pulita? Non è che l’acqua sporca possa danneggiare la sua salute?
Risposta: l’acqua che noi definiamo “pulita” per il gatto è spesso poco appetibile a causa dei molti trattamenti chimici che subisce l’acqua di acquedotto. L’odore di cloro (uno dei disinfettanti maggiormente usati per depurare l’acqua) è molto sgradevole per micio che, quindi, preferisce l’acqua più naturale delle pozzanghere. Solitamente non si verificano danni se micio beve nelle pozzanghere, innanzitutto perché il loro stomaco secerne succhi molto acidi e poi perché la loro temperatura corporea è molto alta (38,5 – 39). Entrambi questi fattori lasciano poche speranze a eventuali microbi patogeni!

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meglio crocchette o umido per il gatto

Domanda: i gatti preferiscono il cibo secco o umido?
Risposta: dipende dai gusti. Io consiglio il cibo secco di sera perché resta a disposizione tutta la notte ed è quindi meno degradabile. Il cibo umido (importante che non sia freddo da frigo) va somministrato nei momenti in cui si può controllare se viene consumato tutto. I residui possono essere messi a disposizione dei ricci d’estate se si abita in periferie verdi, altrimenti vanno tenuti in frigo e intiepiditi prima della nuova somministrazione. Ovviamente, un gatto che si nutre preferibilmente di crocchette berrà di più. Quindi – e in ogni caso – è importantissimo che abbia a disposizione sempre acqua fresca.

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Domanda: come si può curare la stitichezza in un gatto di appartamento?
Risposta: 1-2 mg (dipende dal peso) di olio di vaselina in una siringa senza ago da somministrare al gatto per minimo tre giorni. Se invece il gatto non si fosse scaricato per 2-3 giorni, meglio un clistere di semplice acqua fatta bollire e intiepidire.

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il gatto suda

Domanda: i gatti sudano?
Risposta: solo dai cuscinetti delle zampe che sono gli unici a presentare le ghiandole sudoripare. Il gatto possiede altri due tipi di ghiandole. Le apocrine che producono i cosiddetti feromoni. Questi hanno la funzione di marchiare il territorio e le persone che appartengono al gatto, oltre a trasmettere segnali olfattivi. Il secondo tipo di ghiandole sono le sebacee, connesse ai follicoli piliferi. Esse producono il grasso necessario per rendere il pelo del gatto impermeabile ad acqua e umidità, oltre che a donargli la lucentezza.

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perché il gatto lecca

Domanda: il mio gatto spesso mi lecca. Perché?
Risposta: dovrebbe essere lusingata perché in questo modo il gatto le dimostra il suo affetto e la sua fiducia. Sembra inoltre che ai mici piaccia il sapore salato della nostra pelle.

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gatto aggressivo cosa fare

Domanda: Ho un micio aggressivo. Cosa posso fare per smorzare la sua aggressività?
Risposta: solitamente i gatti scelgono quando farsi coccolare. Se si ha voglia di coccole e non si vuole incorrere in incomprensioni, la tattica da seguire è la seguente:

    • Avvicinarsi al gatto con indifferenza senza guardarlo negli occhi.
    • Chinarsi alla sua altezza (non bisogna mai sovrastare un gatto caratterialmente aggressivo).
    • Allungare una mano in direzione del gatto.

Il gatto, nella maggior parte dei casi, si avvicinerà per farsi accarezzare.
Con i mici aggressivi non bisogna mai rifiutare una coccola quando la chiedono (dedicargli, se non se ne ha il tempo o la voglia, anche solo qualche minuto e poi staccarsene dolcemente, sussurrando paroline tenere).
Molto importante è anche non fissarli mai negli occhi: i gatti, quando litigano tra loro, iniziano a dimenare nervosamente la coda, a vocalizzare in modo particolare e si fissano intensamente negli occhi. Quando poi abbassano le orecchie e aprono la bocca mostrando i canini, la zuffa ha inizio.
Allontanarsi sempre da un gatto nervoso che dimena la coda, che abbassa le orecchie o che ci avvisa con miagolii acuti che non gradisce la nostra vicinanza: se non lo facciamo, i graffi e i morsi sono garantiti.
Importante è anche non punire mai un gatto aggressivo: si stimolerebbe solo la sua aggressività e lui non capirebbe il motivo della punizione.

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Domanda: ai gatti piace la musica?
Risposta: a molti sì, però solo se il livello sonoro è accettabile per il loro udito sensibilissimo. Infatti, una delle cose che micio non sopporta è il rumore molto forte (anche quando si tratta di musica).

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perché il gatto graffia

Domanda: perché i gatti graffiano soprattutto i divani e le poltrone in appartamento?
Risposta: i gatti sono animali territoriali e per loro è importante marcare il territorio. “Farsi le unghie” ha, appunto, il suddetto significato. Infatti, i polpastrelli dei gatti secernono dei ferormoni che comunicano “questo territorio è mio!”. Inoltre, le unghie nuove crescono sotto quelle vecchie e l’unico modo che ha il gatto di eliminare le vecchie è quello di graffiare una superficie semi rigida.

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Domanda: come si può evitare di farsi rovinare i mobili da un gatto?
Risposta: al gatto non si può vietare di affilarsi le unghie: è un suo comportamento naturale e, se non lo si accetta, allora è meglio evitare di adottare un micio. Per invitarlo a dirigere le sue attenzioni su qualcosa di diverso, occorre munirsi dei cosiddetti TIRAGRAFFI. Sono dei tronchetti di legno ricoperti di corda o di moquette. L’importante è posizionarli nei luoghi più frequentati dal gatto, sperando che sia lui a scegliere di utilizzarli. Un altro metodo è quello di ricoprire le superfici incriminate con carta stagnola il cui rumore è molto fastidioso per micio. L’unica controindicazione è che, se il gatto vi si avventura ugualmente, si avranno tagliatelle di stagnola per tutta la casa. Per l’inverno poi, consiglio di ricoprire divani e poltrone con teli di pile spesso: è un tessuto che resiste bene anche agli artigli più affilati.

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alt="gatto che dorme"

Domanda: I gatti preferiscono il caldo o il freddo?
Risposta: le origini dei piccoli felini sono da ricondurre alle zone desertiche del Nord Africa e del Medio Oriente. Va da sé quindi che i gatti preferiscano il caldo. Infatti, i loro recettori del freddo si attivano già a 20 gradi C e aumentano la loro sensibilità con l’abbassamento della temperatura. I ricettori del caldo, invece, sono stimolati intorno ai 40 gradi C e diventano sempre più sensibili con l’aumentare del caldo.

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Domanda: è vero che i gatti sono traditori?
Risposta: assolutamente no. Ogni gatto (come del resto gli umani) possiede un suo carattere: socievole, riservato, giocherellone, affettuoso, dispettoso, permaloso, geloso echi più ne ha più ne metta. E, se per traditore si intende che il gatto cerca di accattivarsi la benevolenza di più umani, si tratta in questo caso solo di istinto di conservazione.

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vibrisse del gatto

Domanda: perché il gatto ha i baffi anche sopra gli occhi?
Risposta: i baffi (vibrisse) sopra gli occhi dei gatti servono loro, in ambienti bui, a evitare che qualcosa danneggi i loro occhi. Hanno un po’ la funzione delle nostre ciglia che, al minimo tocco, ci inducono a serrare gli occhi.

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Domanda: la prossima settimana partirò per una breve vacanza e vorrei portare con me il mio gatto. Ha dei suggerimenti su come gestire la cosa?
Risposta: innanzi tutto dovrebbe controllare se, nel luogo dove si recherà, i gatti sono accettati e possono vivere nella sua stessa stanza. A volte, infatti, gli animali sono accettati ma devono vivere in stanzoni appositi in compagnia di altri soggetti che non conoscono e che a volte sono percepiti come nemici. Se il suo gatto è iperattivo, agitato o nervoso, occorre rivolgersi al veterinario perché gli somministri un blando sedativo che duri per tutto il viaggio. Se invece è un gatto tranquillo, basta munirsi di un trasportino abbastanza grande, tipo quelli per i viaggi aerei per intenderci, dove lasciare a disposizione dell’ospite crocchette o altro cibo umido. Durante le soste, poi, occorrerà mettere a disposizione del gatto anche una ciotola di acqua fresca. Se il viaggio ha una durata di poche ore (fino a 6-8) non occorre preoccuparsi per i bisogni, ma se dura più a lungo, occorre munirsi di vaschetta con sabbia da inserire nel trasportino, avendo l’accortezza di togliere prima il cibo e l’acqua. I gatti in genere viaggiano malvolentieri (sono esseri abitudinari) e, soprattutto, odiano restare chiusi a lungo. Tuttavia sconsiglio assolutamente tentare di fargli fare un giretto stretto tra le braccia o a guinzaglio: la loro agilità (e scivolosità) può creare problemi irrisolvibili. Infatti, se dovessero riuscire a fuggire, sarebbe pressoché impossibile ritrovarli (voglia di libertà unita a paura per l’ambiente sconosciuto e disorientamento).

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alt="gatto che impasta"

Domanda: Che cosa significa quando il gatto “impasta/fa la pasta” sulle nostre ginocchia?
Risposta: Il gesto del gatto chiamato “impastare o fare la pasta” deriva da quando il micino era appena nato e suggeva il latte dalla mamma. Per stimolare la secrezione del latte, infatti, il gattino premeva la mammella. Questo comportamento permane spesso in gatti giovani e talvolta anche in quelli anziani. Purtroppo a volte l’impastamento è accompagnato dalle unghie sfoderate e, allora, diventa poco piacevole. In quel caso dobbiamo frapporre un panno tra le nostre ginocchia/pancia/gambe e le unghie del gatto, mai invece farlo smettere.

Ecco alcuni dei significati che ho potuto appurare:

      • Micio ci comunica il suo affetto, soprattutto se socchiude gli occhi o se gli stessi diventano languidi.
      • Proprietà. I gatti, sotto le zampe, hanno dei cuscinetti dotati di ghiandole che rilasciano ferormoni con i quali il gatto dice a tutti “questa persona è di mia esclusiva proprietà”.
      • L’attività gli permette di rilassare i muscoli, soprattutto prima di dormire.

Di certo, comunque, è che questa attività indica uno stato di benessere e di fiducia nei nostri confronti. Se però la cosa si dovesse ripetere con frequenza giornaliera eccessiva, potrebbe essere indice di un malessere fisico. E allora, di corsa dal veterinario.

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Domanda: i gatti preferiscono stare soli o in compagnia di altri loro simili?
Risposta: il gatto, per sua natura, non è un animale sociale, quindi preferisce essere signore e padrone del suo territorio. Tuttavia, alcuni gatti si affezionano a loro simili e soffrono quando essi si trasferiscono o muoiono. Quindi, la risposta corretta è: dipende dal carattere del gatto, anche perché, vivendo a stretto contatto con noi umani, un po’ delle nostre abitudini e attitudini sono state assimilate dai nostri beniamini.

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Domanda: qual è la temperatura normale per un gatto? E come si fa a capire quando ha la febbre?
Risposta: un gatto in genere ha una temperatura corporea che va dai 38 ai 39 gradi. Per capire se ha la febbre, basta sollevargli la coda e infilargli nell’ano uno di quei termometri digitali a misurazione veloce. Il gatto, infatti, non gradisce la manovra e io consiglio sempre di farsi aiutare da qualcuno che tenga il micio per la collottola, altrimenti è praticamente impossibile evitare reazioni violente.

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Domanda: a che età è meglio far sterilizzare una gatta?
Riposta: qualche anno fa i veterinari consigliavano di far fare una cucciolata alla gatta. Oggi invece, dopo diverse ricerche, si è stabilito che la sterilizzazione precoce (a partire dai cinque mesi) protegge la micia da tumori ai seni e all’utero.

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Domanda: toxoplasmosi e gestanti. Qual è la verità?
Risposta: Io non posso dare consigli medici, ma solo suggerire alcuni comportamenti. La toxoplasmosi è una malattia provocata dal Toxoplasma gondii, un parassita che troviamo nelle feci dei gatti affetti (quindi non tutti i gatti lo sono), ma soprattutto nelle verdure e nella frutta contaminate da feci che contengono le oocisti del parassita e nelle carni crude, tipo salami, bresaola ecc.
Innanzitutto, la persona incinta dovrebbe fare il toxo test. Se risulta positiva e quindi ha già superato la malattia), è immune per il resto della vita; se risulta negativa, occorre fare attenzione a:

      • lavare molto bene frutta e verdura o cuocerle;
      • non consumare carni crude (e, poiché sono vegana, neanche quelle cotte!);
      • lavare molto bene le mani dopo aver toccato un gatto, aver fatto giardinaggio o toccato frutta e verdura crude;
      • lavare molto bene le mani quando si è pulita la vaschetta della lettiera o meglio ancora, farla pulire da qualcun altro oppure indossare guanti usa e getta.

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Domanda: Sono allergica al pelo del gatto, ma ho un forte desiderio di adottarne uno. Che cosa posso fare?
Risposta: I gatti producono una glicoproteina, soprattutto a livello anale e salivare, che provoca allergia in soggetti predisposti.
Prima di adottare un micio dovrebbe fare un test accanto al gatto prescelto per vedere se la sua vicinanza è sostenibile o meno. Faccia conto che la reazione allergica si manifesta dopo 5 minuti o al massimo dopo mezzora. Le consiglio di scegliere una femmina (producono meno allergeni) e, una volta scelta, di farla sterilizzare al più presto (si può procedere già dai 5 mesi) perché una volta sterilizzata la femmina produce pochissime proteine allergizzanti.
Poiché i gatti si lavano spesso, e poiché gli allergeni sono prodotti dalla saliva e dai ferormoni presenti intorno all’ano dell’animale, è molto difficile trovare un punto di contatto che sia sicuro. Certo, se proprio desidera un gatto, può sempre farsi vaccinare contro le eventuali allergie, ma è una decisione da ponderare attentamente.
Le auguro di risolvere al meglio il suo problema perché un gatto è un essere davvero speciale con cui vivere.

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alt="coppia di gattini"

Domanda: come faccio a capire l’umore del mio gatto?
Risposta: molto importante è la comunicazione con la coda. Esistono tuttavia altri tipi di comunicazione: vocalizzi (quando il gatto vuole ottenere la nostra attenzione sono dei “mao, miao, marmarmao, meo” molto dolci; quando è arrabbiato assomigliano alle nostra urla e ai nostri soffi; quando il gatto è tranquillo e vuole solo comunicarci che sta bene, allora ecco le fusa; quando il gatto integro è in calore, i miagolii diventano acuti e molto fastidiosi; quando mamma gatta vuole tranquillizzare i suoi cuccioli, emette dei suoni tipo “prr” che poi si trasformano in fusa). Posizione delle orecchie (quando micio è tranquillo, la posizione è quella naturale, quando è interessato, le orecchie sono spostate in avanti, quando è arrabbiato, le orecchie sono spostate indietro o addirittura appiattite sulla testa). Sguardo (quando micio è tranquillo o sta riposando, gli occhi sono aperti o socchiusi con sguardi dolci; quando è arrabbiato, gli occhi sono spalancati e guardano il nemico in modo minaccioso; quando è in vena di coccole, gli occhi diventano languidi; quando micio ci vuole comunicare che sta bene con noi, ci osserva socchiudendo ritmicamente gli occhi, a volte anche solo uno: sono baci e abbracci affettuosi). Vari (quando il gatto ti lecca il viso o i capelli, ti comunica che fai parte della sua famiglia e ti sta pulendo come mamma gatta fa con i suoi piccoli; quando appoggia il naso sul tuo o su un’altra parte del corpo, ti comunica che gli piaci; quando il gatto ti annusa, vuole essere certo dall’odore che sei proprio tu; quando micio sfrega il corpo, la testa ecc. contro le tue gambe ti sta facendo una coccola e nel contempo ti sta marcando con il suo odore di modo che tutti sappiano che sei suo; se ti morde delicatamente, ti sta avvisando di lasciarlo in pace; quando batte la testa contro la tua, è vero amore; quando “impasta” sul di te, è felice e ti mostra il suo affetto).

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Domanda: ci sono nomi adatti ai gatti più di altri?
Risposta: sì, sembra che i gatti percepiscano meglio il suono “i”, quindi sarebbe meglio che il nome del gatto contenesse questa lettera.

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Domanda: desidero adottare un gatto. Che cosa mi serve per ospitarlo al meglio?
Risposta: almeno due cassette per la sabbia (meglio quella agglomerante da sostituire completamente di tanto in tanto); una paletta traforata per raccogliere le feci e le palline di urina; una ciotola di vetro o di acciaio per l’acqua e una per le crocchette (meglio che siano abbastanza larghe per evitare che il gatto vi strofini le vibrisse); un piatto fondo per il cibo umido (non di plastica); tanti giochi (palline di plastica dura, topolini di plastica dura, cordicelle di cotone, tappi di sughero ecc. meglio evitare le palline di carta stagnola che si sbriciola e può essere ingerita da micio); tiragraffi (meglio quelli da fissare al muro); una cuccia per l’estate, aperta e soffice e una per l’inverno chiusa tipo igloo. Le cucce a volte vengono usate, altre no: i gatti, infatti, amano molto cambiare e scegliere loro i luoghi dove riposare e dove, soprattutto, sentirsi al sicuro. Se il gatto esce, e se è possibile, meglio istallare una gattaiola per rendergli più facile l’accesso alla casa. Questo tuttavia può essere controproducente perché anche gatti estranei potrebbero introdursi. Importante: sistemare la lettiera per le deiezioni lontano dalle ciotole del cibo (magari in bagno o in camera termica la cassetta e in cucina le ciotole e i piatti per il cibo).

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Domanda: ho un gatto molto aggressivo. Che cosa posso fare? Non riesco mai ad accarezzarlo senza farmi “sbranare”!
Risposta: smetta del tutto di accarezzarlo. Potrebbe darsi che lei lo faccia nei momenti sbagliati e il suo gatto, che deve avere un carattere molto forte e indipendente, si indispettisca. Le suggerisco di accarezzare lievemente (mai contropelo) il gatto quando sta dormendo e, se la coda è ferma e le orecchie non tese all’indietro, continuare per pochi secondi. Appena svegli o ancora mezzo addormentati i gatti sono più disponibili. Se anche questo approccio non dovesse funzionare, le consiglio di ignorare il suo gatto: sarà lui, al momento opportuno, ad avvicinarsi alle sue gambe con sfregamenti del corpo. Per le prime volte non reagisca, attenda che questo succeda frequentemente e provi a depositare qualche grattatina soprattutto tra e dietro le orecchie. Con molta pazienza, riuscirà a conquistare il suo gatto. Importante: la coda che si muove nervosamente è il preavviso di un attacco, quindi smetta subito di toccare il gatto.

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alt="gatto bianco con occhi azzurri"

Domanda: mi hanno detto che tutti i gatti bianchi con gli occhi azzurri nascono sordi. Io ne ho uno ma non so se è sordo o meno. Come faccio a esserne sicura?
Risposta: innanzi tutto non è vero che tutti i gatti bianchi con occhi azzurri nascono sordi (a volte sono sordi anche mici bianchi con occhi di altro colore). Per quanto riguarda la prova per verificare l’udito del tuo micio, devi attendere che dorma, avvicinarti di soppiatto e, da dietro, battere forte le mani. È importante che tu gli stia lontano perché anche lo spostamento d’aria delle mani battute può essere percepito da micio con i suoi recettori presenti sul pelo. Se micio continua a dormire, è confermata la sua sordità. Se si sveglia arrabbiato e ti soffia, stai tranquilla: ci sente benissimo.

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Domanda: è meglio il cibo secco o quello umido per i gatti?
Riposta: il meglio per un gatto sarebbe cacciare le sue prede preferite: uccellini, topi, serpi. Ma oggi anche quelle prede rappresentano un cibo piuttosto inquinato. Quindi ci dobbiamo affidare ai cibi industriali. E, soprattutto al gusto del nostro beniamino. Ci sono gatti che mangiano solo crocchette, altri solo cibi umidi. Ci sono anche mici che pretendono di cambiare spesso e altri che non mangiano se non la marca che hanno eletto come preferita. Quindi la realtà è che ogni gatto è un caso a sé.

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alt=gatto che vomita"

Domanda: spesso il mio gatto vomita del pelo. Che cosa posso fare?
Risposta: Sia i gatti a pelo corto sia quelli a pelo lungo (e soprattutto questi ultimi) leccandosi ingoiano dei peli che nello stomaco si trasformano in boli. Spesso il gatto li vomita spontaneamente, altre volte occorre aiutarlo. Esistono integratori atti allo scopo, graditi ai nostri beniamini perché appetibili. Per i gatti a pelo lungo è consigliabile un uso frequente (2/3 volte la settimana), per quelli a pelo corto occorre somministrare il prodotto nei periodi di muta. Tuttavia, spazzolando spesso i gatti, il problema dei boli è meno pressante e quindi si può evitare la somministrazione di prodotti.

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Domanda: i gatti riconoscono il loro nome?
Risposta: sì, o meglio, riconoscono un determinato suono che corrisponde alla pronuncia del loro nome. Io vivo con alcuni gatti e, quando ne chiamo uno, quello si gira verso di me (e il più delle volte mi ignora sbadigliando), ma gli altri, anche se sono nelle vicinanze, mi ignorano del tutto.

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Domanda: è pericoloso se un gatto ingoia dei fili di lana?
Risposta: sì perché la parte centrale della sua lingua è caratterizzata da papille filiformi rivolte all’indietro, cosa che gli rende impossibile sputare ciò che ha ingoiato. Il filo, che non può che essere deglutito, passa poi nell’intestino e a volte può attorcigliarsi provocando problemi anche fatali.

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alt="quanti denti ha un gatto"

Domanda: il gatto ha lo stesso nostro numero di denti?
Risposta: no, ha solo 30 denti che, essendo egli un carnivoro, hanno funzioni molto diverse da quelle dei nostri.

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alt="gatto con lingua che fuoriesce"

Domanda: perché a volte i gatti hanno la lingua che fuoriesce dalla bocca?
Risposta: vi possono essere diversi motivi, alcuni dei quali elenco di seguito:

      1. caduta dei denti. Con l’età micio tende a perdere i denti (soprattutto gli incisivi), proprio come gli esseri umani se non ci fossero i dentisti.
      2. potrebbe avere un problema di bocca infiammata (granuloma eosinofilico, piorrea, ulcere ecc.).
      3. potrebbe avere qualcosa incastrato in bocca.
      4. potrebbe avere un forte raffreddore che gli impedisce di respirare bene e quindi essere obbligato a tenere la bocca socchiusa.
      5. potrebbe aver subito un morso alla bocca durante un litigio.

Negli ultimi quattro casi, che comporteranno anche altre manifestazioni come scialorrea, impossibilità a nutrirsi, ipossia ecc., è opportuno rivolgersi subito al veterinario per un controllo.

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alt="cosa succede ad un gatto quando cade "

Domanda: è vero che i gatti, se cadono dall’alto, non si feriscono?
Risposta: no. Tuttavia è vero che la loro velocità di caduta, grazie alle dimensioni, è bassa (100/ora anziché i 210 degli umani). È inoltre vero che il gatto, prima di toccare terra, sempre che la distanza glielo permetta, si gira in modo da atterrare sulle zampe. È altrettanto vero che, in caso di caduta dall’alto, il gatto apre le zampe per usufruire dell’effetto paracadute. E infine, è vero che il gatto ha dei polpastrelli carnosi e morbidi che attutiscono l’impatto con il suolo. Tutte le suddette caratteristiche in genere permettono al gatto di subire ferite non mortali. Accade tuttavia che anche i gatti, in caso di cadute da altezze vertiginose, possano morire.

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Domanda: perché non si sente nulla quando un gatto cammina, mentre si capisce subito quando si avvicina un cane?
Risposta: il gatto ha un tipo di camminata da digitigrado (sulla punta delle dita), con polpastrelli morbidi che attutiscono ogni tipo di rumore. Questo gli serve quando caccia per avvicinarsi in silenzio alla preda.