Risate “bestiali”

In questa pagina troverete una raccolta di frasi divertenti, aneddoti, giochi di parole, paradossi che hanno come protagonisti gli animali e che vi regaleranno piacevoli momenti di svago e tante risate “bestiali”.

Il materiale è tratto da “Il libro dei sorrisi” di Maria Grazia Sereni  pubblicato da Edizioni Bottazzi-Suzzara

 

talpaLa talpa è talmente cieca che spesso prende lucciole per lanterne.

 

 

 

 

  • Il gatto Menelao è molto anziano e saggio. Per questo molti animali lo consultano quando hanno qualche problema. Proprio stamattina una micetta bianca gli si è avvicinata e gli ha chiesto:

“Di’ un po’ Menelao. Conosci un mago di nome Adi?”

“Sì, l’ho sentito nominare.”

“Dicono che sia un vero mago, non come certi cialtroni. Tu l’hai già visto al lavoro?”

“Non ancora, però un mio amico fidato mi ha raccontato che è molto in gamba. Figurati che è in grado di far vedere i sorci verdi!”

  • “Perché ti gratti a quel modo Filippo?” chiede il gatto Eddie a un suo amico.

“Susanna mi ha raccontato che mia moglie se la fa con un altro gatto.”

“E questo ti fa prudere l’orecchio?”

“Eh sì, Susanna mi ci ha messo una pulce dentro!”

 

  • Qual è il colmo per una chioccia? Rompere le uova nel paniere!

 

bue

  • Qual è il colmo per un bue? Tirare le cuoia!

 

  • Qual è il colmo per un martin pescatore?

Essere muto come un pesce!

agnelli

  • “Mamma, mamma,” gridò l’agnellino avvicinandosi alla madre.  “Che c’è, tesoro?” domandò lei.   “Ho fame, mamma, ho una fame da lupo!”

 

 

 

  • Un pellicano iniziò a pescare sempre meno e quindi a nutrirsi poco. Tra i suoi amici correva voce che lo facesse per mantenere una certa forma fisica ma, quando il povero uccello rinunciò del tutto a pescare, la preoccupazione si diffuse tra i suoi simili. La moglie, in particolare, non sapeva più che cosa fare: cercava di spronarlo alla pesca, gli offriva i pesci da lei catturati, ma lui non ne voleva sapere. Un brutto giorno, infine, il pellicano tirò le cuoia. Al funerale gli amici si informarono dalla vedova sul motivo di quella morte.                                                                                                       E lei: “Oh, si è trattato di una cosa molto strana. Mio marito affermava che proprio non sapeva più che pesci pigliare!”

 

  • Qual è il colmo per un ippopotamo? Darsi all’ippica!

coccinella

  • Un giorno una coccinella si recò in farmacia. C’era molta gente e la nostra amica se ne stava sulle zampette posteriori aggiustando di tanto in tanto la sua posizione con un breve battito di ali. Finalmente arrivò il suo turno.      “Desidera?” domandò la dottoressa. “Vorrei una pomata contro i punti neri.”

 

  • Il ragno Serafino incontra l’amico Sarpedonte. “Ciao Serafino. Che mi acconti?”      “Eh caro Sarpedonte. Ho un grosso problema.”     “Posso aiutarti?”      “Purtroppo no. Un umano ha rotto la mia ragnatela e io sono rimasto con un pugno di mosche!”

 

  • La rana Serenella se ne sta tutta sola sopra una foglia di ninfea e continua a inghiottire non si sa che cosa con sforzi sovrumani. L’amica Renata la raggiunge e le chiede: “Che ti sta succedendo Serenella?”                                  “Oh, sapessi! Mio marito mi ha abbandonata per quella smorfiosa di Emilia…”   “E tu non hai cercato di trattenerlo?”   “Ho tentato in tutti i modi, ma alla fine ho dovuto ingoiare il rospo!”

 

  • Un giorno un tapiro affogò nelle sabbie mobili. Tutti, amici e parenti, si chiedevano che cosa potesse essere successo.  “Era un tipo molto distratto!” dichiarò un parente.   “E’ vero, però era anche un tantino strambo!” replicò un altro.   “Era un buonissimo tapiro: onesto e corretto. Ce ne fossero come lui!” lo lodò un amico. “Sì, concordo con tutti voi. Ma il motivo? Qual è stata la causa della sua morte? Qualcuno la conosce?” chiese il fratello di ritorno da un viaggio all’estero.   Allora la madre dichiarò: “Penso che sia proprio colpa mia. Continuavo a raccomandargli di andare con i piedi di piombo!”

 

  • Qual è il colmo per una pulce? Diventare donatrice di sangue!

topo

  • “Che cosa ti è successo topo Aristide?” gli chiese l’amico Tony. “Beh, è andata così: avevo la bocca piena d’acqua quando vidi il gatto di casa dirigersi verso di me. Dallo spavento, anziché ingoiarla, la respirai. Così mi beccai una bella polmonite. Per fortuna il nostro medico era casualmente lì accanto e mi prestò le prime cure, altrimenti a quest’ora sarei già nel mondo dei più.”    “Oh bella! Però, dimmi, che cosa ci facevi con la bocca piena d’acqua?”  “Devi sapere che mio fratello più giovane mi confidò un giorno di essere innamorato. Pianse e si disperò, poi, alla fine, pentito di quelle sue confidenze mi pregò:  – Acqua in bocca, eh Aristide, mi raccomando!”

 

  • “Come mai quella faccia triste?” domanda la pesciolina Elena all’amica Sara. “Come non lo sai? È morta mia madre ieri.”    “No, non sapevo nulla. Ma com’è successo?”   “Oh, è stata una cosa tremenda: si è perduta in un bicchiere d’acqua!”

 

  • “Perché sei tanto arrabbiato Cesare?” chiede papà riccio al figlio.    “Dopo che ho vinto la corsa dei cento metri, mia moglie continua a rimproverarmi di dormire sugli allori!”

 

  • “Ciao Biribicchio. Come ti va?” chiede il bruco Carletto al fratello. “Sono un po’ giù di corda.”

“Perché? È successo qualcosa?”      “Beh, sai… ti ricordi di Amelia, la mia fidanzata?”“Sì, certo. È una bruca niente male!” “Io… io l’ho lasciata perché mi sono innamorato di Cincina, ma lei mi ha mollato dopo il primo appuntamento. Oggi ho ricevuto da Amelia una foglia in cui mi annuncia il suo fidanzamento con il superbruco Edoardo. E io mi sento un verme!”

 

bruco

  • Qual è il colmo per un verme? Vivere nel pomo della discordia!
  • Qual è il colmo per un cane? Essere molto arrabbiato

 

  • Il gatto Menelao giace in un letto di ospedale con cerotti e ingessature un po’ su tutto il corpo. Un giorno riceve la visita di due suoi amici. “Allora Menelao, come stai?” “Uno schifo! Mi sento come i panni in lavatrice.”

“Ma che cosa ti è successo esattamente?” “Oh, è presto detto. Sai che nel giardino accanto al mio vivono due cani di piccola taglia ma dotati di denti poderosi. Beh, mia madre mi diceva sempre: – Se dovessero liberarsi i cani, mi raccomando, taglia la corda! – Ebbene, sapendo quanta esperienza aveva la mia mamma, mi ero legato una cordicella al collo, così, quando capitò l’imprevisto, intanto che fuggivo dai cani, cercavo di tagliare con i denti la corda ma, non essendoci riuscito e avendo perso tempo in quell’attività, vedete bene come mi hanno conciato quelle due belve furiose!”

 

gallo

  • Qual è il colmo per un gallo? Essere bello come un A-pollo!

 

 

 

 

  • “Che hai fatto alla testa?” chiede un amico al rinoceronte Bettino. “Mi è capitata una cosa stranissima. Mia madre continuava a dirmi: – Vedi tuo cugino Giò? Lui ha il bernoccolo della matematica. Anche tua sorella Doriana ha il bernoccolo della moda. Tu, invece, non hai nessun bernoccolo. Vergognati! Così, un giorno, pensa e ripensa, mi sono buttato a tutta forza con la testa contro il tronco di un albero. Ora ho un bernoccolo anch’io, ma non so dire di che cosa!”

 

  • “Coccodè cara, come va?” chiede la chioccia Emma all’amica Galina. “Non male, e tu? Che cosa mi racconti?”

“Hai sentito che Marchino è stato condannato dai probi polli?” “No, non ne so nulla. Racconta, dai, racconta.”

“Allora devi sapere che i probi polli si sono riuniti e hanno condannato Marchino a un’ammenda di venti chicchi di grano e al servizio civile presso i maiali del recinto.” “Oh bella! E perché mai? Che cos’ha fatto?” “Eh, cara Galina, andava davanti alla rosticceria del paese per vedere le galline nude!”

 

  • “Via, via, andiamocene,” grida la pecora Morbida alla figlioletta.“Ma perché mamma. Io voglio restare ancora a giocare con Allegra.” “Non se ne parla neanche. Non vedi quanto è sporca: puzza come una capra!”

 

  • Il gatto Bunny è seduto sul ramo di un albero. Di fronte a lui la sorella Jessie.

“Ah,” sbadiglia Bunny osservando un’oca che sta razzolando proprio sotto l’albero. “Guarda quella lì! Con tutte le penne che si ritrova, non sa neppure scrivere!”

 

  • Perché sei così giù di corda Mario?” chiede il bue Carlo al suo amico fraterno. “Ho litigato con mia sorella Celestina e lei mi ha veramente offeso!” “Perché? Che cosa ti ha detto?” “Mi ha dato del cornuto!”

 

  • Una lucciola se ne stava nascosta tra l’erba. Era notte ma lei non aveva nessuna voglia di spiegare il richiamo luminoso. Il suo fidanzato la raggiunse. “Che ti succede Lucilla?” “Ma, non lo so, mi sento strana stasera…”

“Andiamo,vieni con me, faremo la danza dell’amore. Su, non farti pregare.” “Va bene, però rientriamo presto: ho le batterie scariche!”

ape

  • L’ape Maia andò dalla sarta per farsi confezionare una nuova uniforme. Provò molti tessuti e, alla fine, ne scelse uno molto leggero.

“Facciamo sempre lo stesso modello?” chiese la sarta.

“Sì, però mi raccomando, che sia molto aderente in vita.”

“Va bene, ti farò un vitino da vespa!”

 

 

  • “Bau bau Teo. Come va?” chiede un bassotto al fratello in visita.

“Non male, e tu?”

“Tutto bene se non fosse per queste maledette pulci!”

“Perché non ti fai mettere l’antipulci? Mi hanno raccontato che ti sei rifiutato…”

“Hai ragione Teo. Però vedi, le pulci sono gli unici animali che posso guardare dall’alto in basso!”

 

  • La cicala Marino friniva a squarciagola sul ramo di un albero, quando fu bloccato dalla cugina Federica.

“Che cosa vuoi Federica? Perché hai interrotto il mio canto?”

“Avrei bisogno di raccontare a qualcuno le mie pene. Hai tempo per me?”

“Mi spiace, non posso, devo terminare la strofa. E poi non ho nessuna voglia di stare a sentire una cicala con i grilli per la testa!”

 

  • “Coccodè Martina. Ho sentito che gallo Orrico ha abbandonato il vostro pollaio. Che cosa è successo?”

“Un disastro. Orrico ha fatto una scenata a tutte noi accusandoci di essere delle galline sozze e disordinate.”

“Ma perché?”

“Una sciocchezza. Figurati che ha trovato un pelo nell’uovo di mia sorella!”

 

  • La foca Mimma era molto religiosa, tanto che decise di farsi monaca.

 

  • “Che stai facendo Dante?” chiese la cavalla Loana al suo vicino di box.

“Degli esercizi yoga.”

“E perché mai?”

“Primo perché sono un po’ nervoso, e poi non vorrei fare la fine di mio fratello Mario che è stato frustato perché aveva perso le staffe.”

volpe

  • La volpe Corinna si stava truccando da clown quando ricevette la visita di sua cugina Jessica.

“Che stai facendo Corinna?”

“Non lo vedi? Mi sto truccando da pagliaccio.”

“A che scopo?”

“Stanotte vorrei far visita al pollaio di Riosotto.”

“Non riesco a capire…”

“Vorrei far ridere i polli!”

 

  • elefanteUn elefante stava in piedi accanto a un albero, occhi chiusi, proboscide a riposo. Gli unici movimenti erano quelli della coda, che scacciava gli insetti molesti, e delle zampe anteriori.

Un’elefantessa dello stesso branco passò di là, stette qualche secondo a guardare l’elefante e, incuriosita, gli chiese:

“Ehi, Pompo, che cosa stai facendo? Stai forse ballando?”

“No, non sto ballando.”

“E allora che stai facendo con le zampe anteriori?”

“Ah quello? Beh, sto schiacciando un pisolino!”